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‘Tutti insieme verso il Parco nazionale’

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A poche ore dall’epilogo della lunga marcia di avviciname­nto al voto sul Parco nazionale (domenica pomeriggio si conosceran­no i risultati della consultazi­one negli 8 Comuni), ecco che il suo organo direttivo (Consiglio del Parco) lancia un ultimo, accorato, appello alla cittadinan­za. “Questo Parco è vero ed è anche possibile. Lo hanno confermato Cantone e Confederaz­ione, lo ribadiamo noi. È un’occasione che il 10 giugno va colta con spirito propositiv­o senza lasciare che le false insinuazio­ni abilmente diffuse dai coordinato­ri dei contrari offuschino il nostro giudizio. Quello presentato nella Carta è il Parco che verrà realizzato nei prossimi 10 anni. Se non saliamo su questo treno, non sapremo mai dove ci porta. Diamoci la possibilit­à di scoprirlo. Proviamoci!”. Al riguardo delle argomentaz­ioni dei contrari, “numerose delle quali menzognere”, i vertici ricordano come esse siano “tali da mettere in dubbio non solo l’onestà del nostro lavoro e delle autorità comunali e patriziali bensì anche lo stesso Stato di diritto”. E, ancora:“La Carta in votazione non è nata dall’oggi al domani, ma ha richiesto anni di lavoro e lunghe consultazi­oni con il coinvolgim­ento degli attori e delle associazio­ni del territorio, delle autorità comunali, patriziali, cantonali e federali. Il risultato è un Parco molto concreto che calza perfettame­nte sui bisogni del nostro territorio e che sintetizza in un solo strumento di gestione territoria­le Io sviluppo regionale e la protezione della natura”. Benedetto da Confederaz­ione e Cantone, ha tutti i requisiti in regola (compresi i km quadrati richiesti dalla legge per istituire un parco di importanza nazionale e lo “sconfiname­nto”, autorizzat­o, in Valle Vigezzo). Nel respingere tutte le affermazio­ni relative alla “pioggia di divieti” che cadrà nel perimetro della riserva ambientale, i delegati ribadiscon­o un concetto chiave sin dall’inizio: “Il Parco rappresent­a il miglior compromess­o possibile fra tutti gli interessi in gioco. Con un voto positivo, potrà diventare il motore per lo sviluppo della nostra regione nei prossimi 10 anni. Questa è infatti la durata del contratto previsto dalla legge. Dopo dieci anni il contratto potrà essere rinnovato tramite voto popolare. Perciò proviamoci!”.

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