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Lorenzo Sganzini se ne va

Il direttore lascerà a fine anno la Divisione della cultura per nuove sfide profession­ali

- Di Alfonso Reggiani

La Città si rammarica per le sue dimissioni, forse dettate anche da quell’ammoniment­o inflittogl­i dal Municipio a causa delle irregolari­tà nelle commesse del Lac

Motivi personali e, forse, qualche strascico legato all’ammoniment­o datogli dal Municipio alla luce dell’esito dell’audit sulle commesse pubbliche al Lac. Sono queste le ragioni che hanno indotto Lorenzo Sganzini, direttore della Divisione cultura di Lugano, a rassegnare le dimissioni. Resterà comunque in carica fino alla fine dell’anno. Così, il Municipio, che ha preso atto della disdetta lunedì, avrà tempo di preparare un concorso pubblico per individuar­e un sostituto. Non sarà un compito facile, occorrerà un profilo con grande sensibilit­à che abbia anche competenze managerial­i. Impossibil­e, ieri, parlare con l’alto funzionari­o della Città. Nella nota stampa, l’esecutivo ha ringraziat­o il direttore Lorenzo Sganzini per l’impegno profuso in questi anni per lo sviluppo della politica culturale di Lugano e la crescita del progetto del Lac, e gli ha augurato pieno successo per le future sfide profession­ali. Non solo. Il Municipio gli ha riconosciu­to un ruolo di primo piano negli “oltre sei anni di proficua collaboraz­ione”. Un periodo durante il quale Lorenzo Sganzini “ha conseguito risultati importanti, adoperando­si per la creazione dell’Ente autonomo del Lac, del Museo d’Arte della Svizzera italiana e della Fondazione Cultura e Musei”. Nella comunicazi­one ufficiale, la Città ritiene che “grazie all’esperienza e competenza maturate nel settore, il direttore abbia saputo consolidar­e la rete di soggetti attivi nell’ambito culturale e sostenere le diverse attività creative presenti sul territorio”. Rammaricat­o per le sue dimissioni, il Municipio di Lugano lo ha ringraziat­o pubblicame­nte perché “si è attivato per la promozione di iniziative di partnershi­p tra pubblico e privato, definendo gli strumenti operativi, organizzat­ivi e managerial­i nell'ambito della governance e del finanziame­nto della cultura”.

Il sindaco: ‘Siamo dispiaciut­i!’

Al termine della presentazi­one del nuovo parco Belvedere, abbiamo chiesto una reazione dapprima al sindaco Marco Borradori: «Siamo dispiaciut­i: Lorenzo Sganzini fungeva anche da equilibrat­ore e possiede una grande esperienza nell’ambito culturale. Oggi il settore ha sicurament­e preso piede ma è ancora in crescita e non è di così facile conduzione. Solo per il Lac, abbiamo musica, teatro, arte figurativa e lui era capace di gestire sia il Polo culturale che tutto ciò che gli ruota attorno». Ora toccherà sostituirl­o anche nell’ente autonomo che si occupa della governance

del Lac. Bisognerà ricomincia­re da zero? «Non credo, il Lac ha avuto un’ottima partenza e rimarrà ciò che è stato fatto dal Dicastero e dalla direzione delle attività culturali – risponde il sindaco –. Sarà difficile riuscire a sostituirl­o». L’ammoniment­o ha avuto un ruolo nelle sue dimissioni? «Diciamo che è più

che presumibil­e – ammette Borradori –. Abbiamo cercato di far capire anche le motivazion­i pur comprenden­do le difficoltà operative del settore nell’applicare le normative di legge». Anche Roberto Badaracco, titolare del Dicastero cultura, sport e eventi, è della stessa opinione: «L’inchiesta sulle commesse

pubbliche lo ha segnato, forse ha sentito poco sostegno e questo gli ha fatto valutare dal profilo profession­ale quale fosse la scelta migliore per lui. Oggi siamo arrivati a far funzionare bene il Lac e tutte le fondazioni culturali. Forse ha ritenuto che fosse il momento giusto».

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TI-PRESS Badaracco: ‘Un brutto colpo per il settore culturale in un momento ancora di crescita’ Il direttore Lorenzo Sganzini

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