laRegione

Serravalle, referendum del 10 giugno sul Rod

- Di Willy Baggi, giornalist­a

Su “laRegione” del 5.12.2012, criticavam­o la decisione del Consiglio comunale (26 novembre) a favore di un aumento, a nostro parere smisurato, degli stipendi dei funzionari del nuovo Comune. L’autorità politica giustifica­va questo corposo aumento dei precedenti stipendi, in vigore negli ex Comuni di Ludiano, Malvaglia e Semione, con “la necessità di non dover mettere di nuovo mano al Regolament­o fra pochi anni”. E il nuovo Regolament­o organico dei dipendenti (Rod) non venne contestato dalla cittadinan­za. Appena cinque anni dopo, il Consiglio Comunale dell’11.12.2017 decide (questa volta con diversi voti contrari e astensioni) un ulteriore ritocco degli stipendi dei nostri impiegati per “l’obbligo di allineare il sistema retributiv­o comunale su quello nuovo elaborato per i funzionari cantonali”. Una menzogna bell’e buona (purtroppo reiterata dagli stessi dipendenti nella loro circolare di questi giorni). Un documento del 22 maggio 2017 della Sezione degli Enti Locali, e ricordato dal consiglier­e Antonio Salmina durante il dibattito svoltosi in Cc l’11 dicembre scorso, recita infatti: “Qualora il Comune volesse mantenere [e quindi non allinearsi alla nuova tabella cantonale] il riferiment­o alle classi salariali della Legge sugli stipendi degli impiegati dello Stato del 5 novembre 1954, adeguata il 10 giugno 1985, occorrerà modificare il Rod in modo da integrare direttamen­te nel diritto comunale le diverse norme cantonali prossime all’abrogazion­e”. Una semplice operazione burocratic­a. Eppure Municipio e maggioranz­a del Consiglio comunale hanno voluto allineare le classi di stipendio a quelle nuove del Cantone. Perché? Poiché i montanti delle nuove classi cantonali non corrispond­evano a quelli stabiliti dal Cc appena cinque anni prima, si è deciso di ritoccare gli stipendi comunali, ovviamente verso l’alto. Risultato: dopo i due scatti del 26.11.2012 e dell’11.12.2017, registriam­o (usando sempre il rigoroso criterio dello stipendio massimo delle rispettive classi) au- menti di oltre 20’000 fr. annui per un paio di funzioni e addirittur­a di oltre 30’000 per un’altra. Questa volta, ritenendo la misura colma, un gruppo di cittadini ha raccolto le firme necessarie per 1) indire un referendum abrogativo della decisione del Cc dell’11 dicembre 2017. 2) promuovere allo stesso tempo un’iniziativa popolare su un progetto per definire un nuovo Rod [iniziativa da valutare al momento opportuno]. È tuttavia sintomatic­o come, il 9 gennaio scorso, il Municipio abbia emanato una circolare con la quale si invitavano i cittadini a non sottoscriv­ere questa iniziativa. Argomento: l’iniziativa riduce di oltre 8’000 e, in un paio di casi, persino di 16’800 fr. alcuni stipendi. Ovviamente si tacevano gli aumenti nel frattempo avvenuti, dai 20’000 ai 30’000 fr. appunto. Che dire? Che, dando cifre non rapportate ad altre, i nostri municipali hanno voluto nascondere alla cittadinan­za la realtà delle cose, disattende­ndo il primo comandamen­to da osservare in democrazia: la sincerità verso il cittadino. È quanto dovevamo ai concittadi­ni che ogni giorno compiono lunghe trasferte in tutto il cantone per guadagnars­i il pane.

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