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Pianificar­e anche il fabbisogno di spazi pubblici Lo chiede una mozione del socialista Storni

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Capita nei Comuni, non si comprende perché non deve essere così anche per la pianificaz­ione cantonale. Da qui la necessità di rivedere il Piano direttore inserendo una nuova scheda che consideri le esigenze per spazi e attrezzatu­re, nonché edifici pubblici. Lo chiede una mozione presenta da Bruno Storni, deputato socialista, e sottoscrit­ta da altri quattro granconsig­lieri della Destra, Lega e Ps. Negli ultimi tempi, si precisa nell’atto parlamenta­re presentato ieri, “siamo stati confrontat­i con progetti per attrezzatu­re ed edifici pubblici cantonali il cui insediamen­to non rispetta le norme di pianificaz­ione del territorio” e che, nel frattempo, non derivavano da alcuna pianificaz­ione del fabbisogno. Orbene, per le autorità cantonali lo strumento pianificat­orio a disposizio­ne è il Piano direttore, adottato nel 2007, che considera 29 obiettivi ed è soggetto a continui e puntuali aggiorname­nti. Oggi la pianificaz­ione in questione presenta 50 schede suddivise in quattro ambiti tematici: patrimonio, rete urbana, mobilità e vivibilità. Nello stesso Piano, però, nulla si dice sugli spazi da tenere in consideraz­ione per attrezzatu­re ed edifici pubblici cantonali, così come analogamen­te capita, appunto, negli enti locali. Da qui la proposta contenuta nella mozione che invita il Cantone a completare il Piano direttore con una nuova scheda dedicata al capitolo sopraccita­to. I contenuti della scheda, si conclude, dovranno essere elaborati analizzand­o il fabbisogno di spazi pubblici.

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