Sindaci Vco: ‘Strade, sia stato d’emergenza’
In cordata per difendere un diritto sacrosanto e per evitare tragedie come quelle accadute il 18 marzo 2017 a Cannero Rivera-Cannobio e il 1° aprile scorso a Meis, frazione di Re. Due frane in poco più di un anno che sono costate la vita a tre ticinesi che transitavano dalla statale 34 del Lago Maggiore e dalla statale 337 della Valle Vigezzo. I sindaci dei comuni del Verbano-Cusio-Ossola ieri, all’unanimità, hanno votato una delibera con la quale chiedono che sia proclamato lo stato di emergenza di tre strade statali e di una provinciale che in comune hanno il fatto di essere state devastate da frane. All’assemblea hanno partecipato 46 sindaci su 72, quanti sono i comuni della provincia Vco. La delibera con la quale è stato chiesto lo stato di emergenza è stata inviata a Giuseppe Conte, presidente del consiglio, e per conoscenza a Sergio Chiamparino e al prefetto di Verbania Iginio Olita. Con il riconoscimento dello stato di emergenza l’assemblea dei sindaci sa di poter disporre di maggior risorse finanziarie e corsie preferenziali per accelerare l’apertura dei cantieri, anche se per la statale 34 le ultime notizie sembrano aver aperto prospettive positive. Restano però apertissimi i problemi della statale della Valle Vigezzo, dove sono terminati i lavori per la frana di Meis, e della statale 33 del Sempione da Gravellona Toce al confine con il Canton Vallese, che nelle scorse settimane ha dovuto fare i conti con un grosso smottamento. Altra strada posta all’attenzione del neo presidente del consiglio è la provinciale della Cannobina che dopo la frana dell’ottobre 2017 continua a essere parzialmente chiusa. Tutte strade a ridosso della Svizzera. Alla delibera è stata allegata una relazione del sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella sulla litoranea del Verbano occidentale e sulle 10 frane dell’ultimo ventennio.