Il crollo dopo l’addio a Ginevra
In determinati ambienti politici ed economici è diventato un mantra, ora le cifre lo confermano: la mancanza del volo Lugano-Ginevra sta pesando molto sullo scalo di Agno. Nel primo trimestre del 2018 ha subito una diminuzione dei passeggeri pari al 45% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo scenario è stato reso noto dall’Ufficio federale di statistica. Tra gennaio e marzo dallo scalo luganese sono passati solo 16’360 passeggeri. Quasi la metà rispetto al 2017, quando erano stati 29’617. Mai così pochi negli ultimi dieci anni. Un calo affine ha riguardato anche il movimento degli aerei, che sono scesi da 1’030 a 551, ossia il 44% in meno. Come dichiarato a ‘20 Minuti’ dal direttore dello scalo Maurizio Merlo, questi risultati sono da imputarsi principalmente all’interruzione della tratta su Ginevra. Il collegamento con la seconda città elvetica è interrotto dallo scorso 28 novembre, ossia dal grounding della compagnia Darwin Airlin. Un fallimento, i cui strascichi sono tuttora in via d’essere e in seguito a cui proprio il ripristino del volo su Ginevra – che portava allo scalo luganese tra i 35’000 e i 40’000 passeggeri all’anno – rappresenta una delle sfide più pressanti.
Al prossimo Consiglio comunale il successore di Emilio Bianchi
Una partita di cui come noto Emilio Bianchi non sarà protagonista, avendo rassegnato le dimissioni dal Cda di Lugano Airport Sa. Al suo posto non è ancora stato trovato un sostituto, « l’obiettivo è di farlo per la seduta di Consiglio comunale del 25 giugno» spiega Michel Tricarico. Il capogruppo del Ppd – partito a cui spetta la ricerca di candidato per la successione –, preferisce non sbilanciarsi per ora su un nome, compreso quello uscito pochi giorni fa del consigliere nazionale Marco Romano.