Chiasso, sui consuntivi la Gestione si divide
A Chiasso i conti ancora non tornano. Consuntivi 2017 alla mano, per i Commissari della Gestione il Municipio non ha fatto i compiti fino in fondo. Gli si riconosce di aver “preso coscienza” di una situazione finanziaria definita “insostenibile”, “delicata e preoccupante”; ma ciò non basta. Se le cifre non lasciano scampo, con un fabbisogno lievitato rispetto al preventivo – al lordo di 2,2 millioni – e un indebitamento che ha forato il tetto degli 83 milioni, sui rimedi da trovare non c’è, però, unità d’intenti neppure dentro la Gestione. Da una parte vi è la maggioranza – che vede Lega-Udc (in testa il presidente Claudio Schneeberger) e Ppd firmare il rapporto con riserva, al loro fianco il Plr – che lamenta come l’esecutivo “non si sia chinato sufficientemente con impegno per un contenimento delle spese”. E questo “nonostante la situazione finanziaria del Comune di Chiasso sia seria”. Sull’altro versante troviamo la minoranza, o meglio i commissari del gruppo Unità socialista-I Verdi – Marco Ferrazzini e Denise Maranesi –, che richiamano all’ordine gli stessi colleghi. È necessario, esplicitano, “un sussulto di responsabilità politica da parte di tutti”. In sostanza, “secondo la maggioranza della Commissione, la situazione può essere sanata semplicemente con la riduzione del fabbisogno e con la fiducia in eventuali miracoli fiscali”. Di fatto, rilanciano i consiglieri di Us-I Verdi a tutte lettere maiuscole, occorre risanare, perché la Gestione non sa cogliere “il grado di allarme contenuto nel messaggio municipale”. Di conseguenza, “ciò significa – spiegano – implementare soluzioni che, oltre che al contenimento del fabbisogno tramite oculati risparmi, contemplino pure adeguate e giudiziose proposte su eventuali e necessarie misure di aumento del moltiplicatore di imposta politico”. Un ulteriore aumento, visto che il febbraio scorso la maggioranza del legislativo ha dato via libera a un ritocco di tre punti (dall’87 al 90 per cento). Per la minoranza, del resto, ne va del “riposizionamento di Chiasso e la sua attendibilità quale secondo polo del distretto”. L’alternativa, si rincara, è “continuare con una navigazione a vista in balia degli eventi”. La maggioranza della Gestione, dal canto suo, torna alla carica con il suo quasi decalogo (sono nove) di suggerimenti, per la maggior parte non perseguiti con “sufficiente oculatezza dall’esecutivo”. A cominciare dalla struttura organizzativa dell’amministrazione, che andrebbe predisposta come “una vera azienda”, e dalla gestione “moderna” del personale. Altro nodo per Lega-Udc, Ppd e Plr è il parco immobiliare, di cui il Municipio si dovrà occupare. Adesso tutti gli occhi sono puntati sullo studio commissionato a IQ Center. Con l’auspicio, annota la maggioranza, che dia “degli spunti e degli strumenti necessari per poter intervenire”. La minoranza si attende, invece, che con il preventivo 2019 e il programma di risparmi, il Municipio presenti “un piano di risanamento finanziario a medio termine che tenga conto della situazione attuale, di possibili inasprimenti fiscali di origine cantonale e/o federale e della necessità per il nostro Comune di poter procedere a una politica di investimenti”. Ora spazio al dibattito.