‘Pronti a lottare fino alla morte’
David Stojanov carica i compagni in vista della sfida di ritorno con il Red Star che potrebbe valere la Promotion League
Due gol e un assist in una partita valida per la finale di promozione non capitano tutti i giorni. Eppure, nonostante la prestazione da grande bomber di David Stojanov, il Bellinzona si ritrova stasera, nel confronto di ritorno, a dover rimediare al 4-3 subito mercoledì all’Allmend di Brunau ad opera del Red Star. Agli uomini di Luigi Tirapelle basterà un misero golletto per compiere il salto in Promotion League, ma l’1-3 a loro favore sul quale si sono ritrovati mercoledì ad inizio ripresa dimostra come quella zurighese sia una compagine dura a morire. Da domare, come se non bastasse, senza l’ausilio del capitano Tito Tarchini, espulso all’Allmend... «Ed è proprio stato quello – commenta Stojanov – uno degli episodi decisivi della partita d’andata, anche perché completamente inventato dall’arbitro, come dimostrano le immagini analizzate al video. Quello e il gol del 3-3 subito dieci minuti dopo il 2-3. Fossimo riusciti a gestire un po’ meglio i minuti susseguenti all’espulsione e al rigore, forse ci saremmo ripresi e invece di subire il pareggio avremmo potuto trovare il quarto gol». Sì, perché i granata la partita sembravano averla saldamente in mano... «Dal profilo del gioco siamo stati certamente migliori e in termini generali sono convinto che il Bellinzona sia più forte del Red Star. Purtroppo, quella situazione ci ha un po’ destabilizzati e di controcanto ha galvanizzato i nostri avversari». Si poteva però chiudere abbastanza agevolmente sul 3-3... «In effetti, dopo il loro pareggio non abbiamo subito più di tanto, ma ci è stato fatale un errore di valutazione al 93’. Ritenendoci superiori sulle palle ferme, ci siamo spinti troppo avanti su un calcio d’angolo, ma non siamo riusciti a controllare il pallone e loro sono ripartiti in
modo fulmineo». Già, le ripartenze. Oggi, su un campo di dimensioni più ampie rispetto a quello dell’Allmend, sarà fondamentale non concedere loro la possibilità del contropiede. La partita, insomma, andrà gestita in modo oculato, partendo dal presupposto che l’1-0 trovato al 90’ vi garantirebbe la promozione... «Una cosa è certa, non vogliamo assolutamente fermarci a speculare su un possibile 1-0 e arrivare a pochi minuti dalla fine con l’ansia di dover gestire un vantaggio minimo, sotto la spada di Damocle di un ipotetico gol zurighese che rovinerebbe l’intera stagione. Ciò detto, è vero che la partita durerà 90’, per cui sarà importante avere pazienza. La sfida andrà affrontata come se si trattasse di una normale partita di campionato: le abbiamo vinte quasi tutte, non vedo perché non dovremmo vincere anche quest’ultima. Sarebbe un errore sbilanciarci fin dalle battute d’avvio, scoprendo così il fianco alle loro possibili ripartenze che tanto male avevano fatto nel ritorno del turno precedente allo Young Boys (0-4, ndr). Certo, dovessimo trovarci in bilico nella mezz’ora finale, allora sì che saremmo legittimati a buttarci all’arrembaggio, ma per la prima ora abbondante dovremo macinare il nostro solito gioco, quel gioco che in stagione ci ha garantito tante soddisfazioni». Sull’1-3 all’andata si poteva immaginare il ritorno come una semplice formalità. Adesso, invece, la pressione aumenta... «C’è la pressione giusta. Subito dopo la sconfitta di mercoledì ci siamo chiusi nello spogliatoio, ci siamo guardati negli occhi e siamo usciti con la convinzione che nel ritorno avremo l’occasione di scrivere, nel nostro piccolo, una pagina importante della storia individuale e della società». Dovrete comunque fare i conti con un avversario tignoso, di quelli che non mollano mai... «Mercoledì ha dimostrato di essere la squadra che ci aspettavamo, una squadra che a livello di gioco offre poco, ma che cerca di andare su ogni pallone con il doppio della foga rispetto agli avversari. Sul loro campo di dimensioni ridotte il gioco è sempre lo stesso, palla lunga e tanta foga nei contrasti. Ma in noi c’è un mix di emozioni e rabbia e, se sarà necessario per accedere alla Promotion League, siamo pronti a lottare con il coltello tra i denti, con il prezioso aiuto dei nostri favolosi tifosi, e a dimostrarci superiori all’avversario anche sotto l’aspetto fisico».