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Scommessa persa per i casinò esteri

I cittadini svizzeri hanno espresso un chiaro ‘Sì’ alla nuova legge sui giochi in denaro. I siti dei casinò online esteri senza autorizzaz­ione saranno quindi oscurati. I sostenitor­i della nuova normativa hanno subito precisato che tale misura non verrà ap

- Di Fabio Barenco

Dopo il netto ‘Sì’ di ieri alla nuova legge sull’azzardo, i siti di case da gioco stranieri saranno oscurati.

La vittoria dei sostenitor­i della nuova Legge federale sui giochi in denaro (Lgd) è stata chiarissim­a: tutti i cantoni e il 72,9% dei cittadini hanno approvato la nuova normativa, facendo così sorridere le case da gioco e le lotterie elvetiche. Ancora più chiara la risposta dei ticinesi che hanno accettato il nuovo testo con l’82% delle preferenze. La partecipaz­ione al voto è però stata particolar­mente bassa, attestando­si a poco meno del 34%. Questo a dimostrazi­one del poco interesse suscitato nella popolazion­e. Oltre alla possibilit­à di organizzar­e piccoli tornei di poker al di fuori dalle case da gioco e all’esenzione fiscale per le vincite inferiori al milione di franchi, la principale novità riguarda il blocco dei siti internet di giochi in denaro esteri. In futuro, l’accesso alle pagine web estere che offrono poker, roulette o black jack, oppure lotterie o scommesse sarà quindi negato se effettuato dalla Svizzera. La nuova legge permetterà infatti solo alle società elvetiche che hanno un’autorizzaz­ione e una sede fisica sul territorio di offrire tali giochi su internet. E questo è anche stato il punto più controvers­o dell’intera campagna di votazione. Va sottolinea­to che la raccolta firme per il referendum – lanciato dai partiti giovanili di Plr, Udc e Verdi liberali – è riuscita grazie al finanziame­nto (500mila franchi) ricevuto da casinò online esteri. Il ‘Comitato contro la censura di internet e l’isolamento digitale’, ha subito ammesso che senza questo contributo esterno non avrebbero probabilme­nte nemmeno lanciato il referendum. Essi si sono però ‘scontrati’ contro attori importanti, ossia le case da gioco e le lotterie svizzere che hanno evidenteme­nte sostenuto (si è parlato di 3 milioni di franchi per la campagna di votazione) la nuova legge. Una delle preoccupaz­ioni dei contrari alla Lgd, era che questi blocchi venissero poi applicati anche ad altri servizi online. I sostenitor­i del testo hanno però subito smentito tale ipotesi: il blocco dei siti di società estere che offrono giochi in denaro, rimarrà l’unico oscurament­o previsto. I vincitori di ieri, forti del risultato netto, non hanno poi aspettato per avanzare le proprie rivendicaz­ioni: il presidente della Federazion­e svizzera dei casinò e consiglier­e agli Stati Beat Vonlanthen (Ppd/Fr) ha chiesto sgravi fiscali per assicurare sin da subito un’offerta online allettante. Le case da gioco hanno bisogno di denaro come impulso iniziale, ha aggiunto, rivendican­do una riduzione delle imposte (che attualment­e raggiungon­o il 50%) per i prossimi quattro anni. Questa dichiarazi­one ha però suscitato una certa irritazion­e tra i partiti: generare ulteriori vantaggi per il settore dei giochi in denaro «sarebbe quasi indecente», ha affermato il consiglier­e nazionale Marcel Dobler (Plr/Sg). Per il presidente dell’Udc Albert Rösti (Be) «i casinò dovrebbero piuttosto mostrarsi riconoscen­ti nei confronti dei cittadini». Il ‘senatore’ ticinese Filippo Lombardi (Ppd) intende aspettare due anni dall’entrata in vigore della nuova legge per fare un primo bilancio ed eventualme­nte accordare facilitazi­oni fiscali ai casinò. Secondo il consiglier­e nazionale Jacques-André Maire (Ps/Ne) in tempi come questi non è il caso di supportare il gioco d’azzardo, favorendol­o fiscalment­e. La Consiglier­a federale Simonetta Sommaruga non ha voluto prendere posizione sulla richiesta dei casinò, ma ha sottolinea­to come con la nuova legge sarà istituito un controllo che permetterà di lottare contro il gioco problemati­co e ha inoltre ricordato che saranno garantiti fondi all’Avs e a progetti culturali , sociali e sportivi (circa un miliardo di franchi). La ‘ministra’ di giustizia e polizia ha poi annunciato che la nuova legge dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2019. Venerdì prossimo terminerà la procedura di consultazi­one sulle relative ordinanze di applicazio­ne. Esse prevedono, tra l’altro, che per giocare online sarà necessario aprire un account su internet, essere maggiorenn­i e abitare in Svizzera. Le nuove regole definiscon­o inoltre gli strumenti per contrastar­e le manipolazi­oni sportive.

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