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Salvini: ‘Interessi dei frontalier­i prioritari’

- M.M.

Gli accordi fiscali con la Svizzera? “La nostra priorità sono gli interessi dei frontalier­i comaschi ma anche di Sondrio e di Varese e dei comuni che ricevono i ristorni. Temi sui quali il governo di cui faccio parte sta già lavorando, ma non fatemi entrare nei dettagli, altrimenti altri si offendono. Comunque a breve nel giro di pochi mesi ci saranno importanti novità” risponde Matteo Salvini, che in qualità di neoministr­o degli Interni venerdì pomeriggio era a Como. “C’è un Paese vicino e rigoroso (la Svizzera, ndr) che fa rispettare le sue regole, quindi avremo particolar­e attenzione su Como. Nei prossimi mesi pensiamo di potenziare gli organici delle forze dell’ordine della provincia, incomincia­ndo dalla polizia di frontiera di Ponte Chiasso”. Di ristorni dei frontalier­i, nel fine settimana, si è parlato anche a Milano nel corso del congresso nazionale della Uil frontalier­i che ha visto la partecipaz­ione dell’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, già presidente della Provincia di Sondrio: “È fondamenta­le la condivisio­ne degli obiettivi e dei progetti per ottimizzar­e le infrastrut­ture e i collegamen­ti con il Ticino, che dovranno essere finanziati da Italia e Svizzera, senza però bloccare i ristorni dei frontalier­i che sono vitali per moltissimi comuni di frontiera”. Il riconferma­to segretario nazionale della Uil frontalier­i Raimondo Pancrazio ha chiesto al governo Conte la riattivazi­one del tavolo interminis­teriale da anni impegnato alla stesura dello “statuto dei frontalier­i”. Inoltre, il sindacalis­ta per “contrastar­e i fenomeni di dumping salariale” ha proposto “ispezioni congiunte degli ispettori del lavoro lombardi e ticinesi”.

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