Serravalle, bocciato il referendum
Il referendum non passa a Serravalle. La risoluzione dell’11 dicembre 2017 del Consiglio comunale di adeguare il Regolamento organico dei dipendenti comunali (Rod) alla Legge cantonale sugli stipendi (Lstip), sottoposta a votazione popolare, è stata confermata ieri con 369 voti favorevoli. Solo 13 in meno i voti contrari, che sono stati 356. Il regolamento raccoglieva l’adesione di tutte le persone impiegate dal Comune. Tanto che, negli scorsi giorni, con un volantino trasmesso a tutti i fuochi, gli impiegati avevano preso posizione al riguardo. “La grande maggioranza dei dipendenti lavora da svariati anni per il Comune e non ci risulta vi siano state gravi inadempienze”, le quali “sarebbero in tal caso state affrontate dal Municipio”. Quanto ai punti della diatriba, scrivevano, l’adeguamento degli stipendi stabilito dal Cc “è frutto della sostituzione, a partire dal 1° gennaio 2018, della vecchia scala stipendi del Cantone usata da sempre per definire gli stipendi dei dipendenti comunali”. Gli adeguamenti “sono giustificati dal fatto che in precedenza per raggiungere il massimo dello stipendio erano necessari 10-15 anni di lavoro mentre dal 1° gennaio 2018 tale durata sarà raddoppiata (24 anni)”. Altri punti a favore del nuovo Rod che venivano elencati nel volantino: “I nuovi salari risultano sopportabili per le casse comunali e la Sezione delle risorse umane del Cantone ha ritenuto conforme la nuova scala stipendi dei dipendenti di Serravalle”. Il referendum è stato considerato come un “ingiustificato attacco verso i dipendenti comunali, che nulla ha a che vedere con il bene della collettività”.