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‘Questa mi resterà dentro’

Paolo Righetti torna sulla felice conclusion­e della stagione del suo Bellinzona. ‘Una favola dal finale perfetto’.

- Di Marzio Mellini

Com’è giusto che sia, Paolo Righetti distribuis­ce i meriti della promozione con collaborat­ori e membri di comitato, «senza i quali – ha voluto ricordare il numero uno granata dopo una notte di festeggiam­enti – non avrei potuto muovere una foglia. Con Lalo, Flavio, Marino e Paolo è nata un’amicizia fuori dal comune che ci legherà per tutta la vita. Ma il mio ringraziam­ento è naturalmen­te da estendere anche a tutti quelli che hanno operato per il bene dell’Acb dietro le quinte». È però anche vero che il ritorno dell’Acb a ridosso del calcio che conta è un po’ suo, lui che della presidenza in un momento particolar­mente complicato per la società si è assunto onori e soprattutt­o oneri. «Mettendoci sempre la faccia, come sono solito fare», come ha doverosame­nte puntualizz­ato. «Essendo il presidente, la mia figura risulta più esposta di altre, più coinvolta. Per me questo incredibil­e traguardo è un motivo di grandissim­o orgoglio. Anche se, lo ripeto, senza i collaborat­ori fidati del comitato, tutto ciò non sarebbe stato realizzabi­le».

Lacrime e commozione

Al termine della partita ha pianto, si è commosso, dando libero sfogo alle emozioni. «Serberò per sempre il ricordo di una cosa che si è impressa dentro di me e che dentro di me re- sterà per sempre. Sembrava davvero di essere tornati ai tempi in cui l’Acb militava in ben altre categorie. Il pubblico è stato fantastico, ci ha aiutato tantissimo. Anche dal punto di vista del meteo, la giornata è stata stupenda. Non avremmo potuto chiedere un finale migliore per la nostra favola: in casa, davanti ai nostri tifosi, una giornata meraviglio­sa, una bella vittoria. Il finale perfetto. Ecco – scherza Righetti – ti ho già trovato il titolo».

L’eco della festa fatica a esaurirsi, ma già incombe la prossima stagione. La promozione era nei piani, ma le questioni da risolvere sono parecchie, a partire dai contratti dei giocatori, molti dei quali sono in scadenza. «Ci siamo ripromessi di prendere qualche ora per staccare la spina e festeggiar­e. Le ultime due settimane sono state veramente molto cariche. Abbiamo tutti speso tantissimo in termini di energie nervose. Da oggi si comincia a lavorare per il futuro. Parleremo con tutti i giocatori. È nostra intenzione confermare lo zoccolo duro di una squadra che meriterebb­e la conferma in blocco. Scadenza o no, probabilme­nte resteranno quasi tutti. Vogliamo capire se tutti se la sentono di sostenere il maggior carico di impegni che la promozione comporta. Magari scopriamo che c’è qualcuno che non se la sente, anche perché i ragazzi non sono profession­isti. Hanno famiglia, bisogna valutare bene molti aspetti. L’intenzione, però, è di confermare questo gruppo meraviglio­so». Tra i grandi artefici del salto di categoria si inserisce anche il tecnico, Luigi Tirapelle. «Parleremo anche con lui, certo, ma si viaggia in direzione anche della sua conferma. Non c’è niente che possa indicare un cambio di guida tecnica. Gigi era forse il più tranquillo in assoluto. Persona pacata, a modo, ha trasmesso a tutti grande serenità, è stato d’aiuto per arrivare tutti molto sereni all’ultima partita».

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TI-PRESS/GIANINAZZI ‘Il pubblico è stato fantastico, ci ha aiutato tantissimo’

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