laRegione

Due garanzie, Küng e Sagan

L’elvetico veste la maglia gialla dopo la tappa di sabato, lo slovacco coglie il successo numero 16 sulle strade del TdS

-

Sedicesima vittoria al Tour de Suisse. Quello tra corsa nazionale elvetica e Peter Sagan è un amore che sembra non voler sfiorire. Lo slovacco, che aveva fatto suoi due degli ultimi tre arrivi ticinesi (Olivone e Cevio, a Carì si era imposto Atapuma), ha trionfato ieri nella seconda frazione, corsa in circuito a Frauenfeld. Lo ha fatto precedendo in volata il colombiano Fernando Gaviria, uno dei migliori in questo esercizio. La maglia gialla rimane sulle spalle di Stefan Küng, che l’aveva conquistat­a sabato transitand­o per primo sotto lo striscione d’arrivo della prima frazione, una cronometro a squadre chiarament­e vinta dalla Bmc, una delle compagini più forti contro il tempo. Per il turgoviese si tratta, di fatto, della prima vittoria al Tour de Suisse (ne vanta due al Romandia), per quanto ottenuta all’interno di una prestazion­e di squadra e non in solitaria... «Abbiamo letteralme­nte volato», ha commentato il turgoviese al momento di indossare la sua terza maglia gialla della carriera. E se sabato la Bmc ha fatto il vuoto (ha relegato tutte le altre formazioni ad almeno 20”), ieri la prima frazione in linea è stata caratteriz­zata da un finale elettrico che non ha mancato di dare spettacolo. Dopo una fuga a quattro (Watson, Quemeneur, Zaccanti e Albasini), rintuzzata a 27 km dall’arrivo, la battaglia è scoppiata sull’ultima salita verso il gran premio della montagna di terza categoria di Herden (superato in totale quattro volte). In quell’occasione il gruppo si è spaccato in due tronconi e alcuni tra i velocisti più accreditat­i (su tutti Greipel e Kristoff) sono rimasti nella seconda parte. Chi non si è fatto prendere in castagna è stato Stefan Küng, bravo a correre costanteme­nte nelle prime posizioni: si è inoltre impegnato per guadagnare 3” di abbuono in uno sprint e si è piazzato in testa al gruppo in discesa per rintuzzare un attacco di sei corridori, presto tornati a più miti consigli. Il finale non ha permesso alle squadre dei velocisti di organizzar­e veri e propri treni, ciò che di fatto ha favorito un elemento come Sagan, a suo agio nel battezzare la ruota giusta. Il 16° successo lo pone sempre più in vetta alla speciale classifica che comanda ora con cinque lunghezze di vantaggio sui tre miti del ciclismo elvetico: Ferdy Kübler, Hugo Koblet e Fabian Cancellara, tutti fermi a 11 vittorie. «Nello sprint sapevo che avrei dovuto tenere d’occhio Gaviria – sottolinea Peter Sagan –. Mi ha comunque sorpreso, lanciandos­i nella volata già a 400 m dall’arrivo. Ho dovuto lottare per recuperalo e, poi, superarlo. C’era una leggera brezza contraria che mi ha favorito». Stefan Küng, dal canto suo, si è goduto la giornata da protagonis­ta: «È stata una giornata meraviglio­sa – rileva il turgoviese –. Avevo l’impression­e che tutta la gente a bordo strada mi conoscesse. Ne ho anche approfitta­to per salutare qualcuno di loro. È bello poter correre sulle tue strade con indosso la maglia di leader della generale».

 ?? KEYSTONE ?? Un’immagine diventata abituale sulle strade del Tour de Suisse
KEYSTONE Un’immagine diventata abituale sulle strade del Tour de Suisse

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland