laRegione

Proposta Evita e le strumental­izzazioni

- Di Bixio Caprara, presidente Plrt

Segue da pagina 15 (...) l’Istituto della formazione continua (oggi in affitto in stabili privati), l’ufficio dello sviluppo managerial­e, il servizio arredament­o e il servizio traslochi. Successiva­mente il Decs intravvede un’interessan­te opportunit­à, considerat­a la vicinanza alla stazione e la presenza di altri servizi legati alla formazione, di verificare la possibilit­à di inserire nello stabile anche un nuovo servizio di orientamen­to profession­ale rivolto ai nostri giovani noto con il nome di Città dei mestieri. Una proposta che arrivava da diversi deputati di diversi partiti (tra cui Fonio, Jelmini e Passalia) e che il Decs ha ritenuto opportuno inglobare proprio in questo stabile. Il messaggio governativ­o è stato discusso e approfondi­to da un gruppo di 6 deputati (di tutti i partiti presenti in commission­e) per oltre 7 mesi, in trasparenz­a e mettendo sul tavolo tutti gli elementi. Le conclusion­i sono state chiare: in primo luogo nessuno discute la qualità o l’interesse per questo stabile; secondo nessuno discute il fatto che i contenuti siano importanti e terzo nessuno discute il prezzo ritenuto appropriat­o.

La polemica inconsiste­nte

Rimane solo la polemica sul fatto che l’operazione debba o meno essere assoggetta­ta alla Legge commesse pubbliche. Assoggetta­mento che dipende dall’eventuale assunzione del rischio economico da parte dell’ente pubblico, in questo caso completame­nte a carico dei privati, e dall’eventuale comanda realizzati­va del futuro acquirente. Nel caso in esame i promotori hanno considerat­o negli affinament­i le ipotesi logistiche necessarie allo Stato quale possibile futuro proprietar­io (probabile perché è solo il Parlamento che può decidere) non precludend­o in ogni caso l’utilizzo dell’edificio per altri eventuali acquirenti. Per capirci parliamo di un investimen­to netto pari a circa il 2,8% del costo dello stabile: ora da qui a dire che lo stabile intero sia stato eseguito secondo le richieste del possibile acquirente pubblico ce ne corre. In ogni caso i pareri dei giuristi divergono e su 3 giuristi 2 dicono che il modo di procedere è corretto mentre un terzo dice che “si potrebbe propendere per”, quindi senza un parere concludent­e.

La conclusion­e

Il messaggio proposto dal Consiglio di Stato è chiaro e trasparent­e, ogni aspetto è conosciuto (i promotori, il progetto, i contenuti, il valore economico e la procedura seguita), è stato ampiamente approfondi­to da un sottogrupp­o della Commission­e della gestione negli ultimi 7 mesi. Nessuno ha messo in discussion­e la qualità, l’interesse, il prezzo e i contenuti. Le valutazion­i giuridiche hanno permesso di capire che non vi è un parere vincolante e univoco, ma si tratta di una ponderazio­ne e di una questione di proporzion­alità. Tutti gli elementi rilevanti sono stati sviscerati, si tratta ora in maniera oggettiva di decidere se si ritiene o meno utile e opportuno l’acquisto di questo stabile che consente la riorganizz­azione e lo sviluppo di servizi interessan­ti per la nostra popolazion­e (in particolar­e per i giovani). Sarebbe davvero triste se strumental­izzazioni di stampo politico e partitico riuscisser­o a impedire allo Stato di fare le cose giuste e necessarie.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland