Leuthard assolve il Consiglio federale e Urs Schwaller
Le manipolazioni contabili scoperte presso AutoPostale sono gravi: non hanno danneggiato unicamente la reputazione della Posta e della sua filiale ma quella di tutto il servizio pubblico. Lo ha dichiarato ieri senza giri di parole la consigliera federale Doris Leuthard in una conferenza stampa a Berna. Per la titolare del Datec – il Dipartimento dei trasporti e delle comunicazioni – le malversazioni sono «imperdonabili». Bisogna chiedersi perché non è stato possibile scoprirle prima, ha aggiunto. L’unica cosa positiva, ha proseguito Leuthard, è che nessuno si è arricchito personalmente. Questione responsabilità, Leuthard ritiene che il Consiglio federale abbia agito in modo corretto. Per la responsabile del Datec anche il presidente del consiglio di amministrazione (Cda) della Posta Urs Schwaller non ha nulla da rimproverarsi. In merito alle dimissioni della direttrice della Posta, Susanne Ruoff, Leuthard si è rallegrata per il fatto che ora «si potrà procedere con una nuova partenza». Ruoff, arrivata alla testa della Posta quando le malversazioni erano già iniziate, non sapeva niente del «malaffare». Leuthard ha ringraziato la direttrice dimissionaria per le riforme che ha saputo condurre presso la Posta. Una revisione della Legge sul trasporto viaggiatori, ha poi aggiunto, dovrebbe evitare il ripetersi di casi simili in futuro. Sempre ieri, il Consiglio federale ha reso noto di non dare il discarico totale ai membri del Cda della Posta per l’esercizio 2017. Stando a Urs Schwaller, è stato lo stesso consiglio d’amministrazione a chiedere al governo di agire in tal senso. Viene così lasciata aperta la possibilità che i dirigenti possano essere chiamati a rispondere finanziariamente del loro operato. Alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi – oltre al caso AutoPostale, gli attacchi di cyberspionaggio contro la Ruag e il furto di dati personali alla Swisscom – il Consiglio federale ha anche deciso di sottoporre a una verifica esterna, entro fine anno, le modalità di controllo delle imprese parastatali. Il Consiglio federale, infine, si aspetta che anche il Cda della Posta riduca a partire dal prossimo anno il tetto massimo dei salari dei quadri. ATS/RED