Trucchi pure nel settore uffici postali?
È del tutto possibile che la Posta abbia deliberatamente ricorso a trucchi contabili anche per giustificare la chiusura di uffici postali: a (ri)dirlo è il consigliere nazionale Mathias Reynard (Ps/Vs). È quanto già successo una decina d’anni fa, ha spiegato ieri Reynard alla radio Rts. La Posta era stata allora richiamata all’ordine perché utilizzava un sistema di fatturazione interna che caricava eccessivamente di costi gli uffici postali per poi dire: siamo costretti a chiuderli. «Nel 2000 avevamo oltre 3mila uffici postali, oggi ve ne sono solo 1’400 e i piani sono di scendere a 800 entro il 2020: stanno smantellando tutto il servizio, tutta la rete, mentre fanno centinaia di milioni di utili», si lamenta il deputato. «Si tratta di porre un freno». A suo avviso urge cambiare la cultura d’impresa: finora la Posta puntava a fare utili ogni anno superiori ai precedenti. Per Reynard bisogna dire basta con gli «pseudo manager». «Servono persone che abbiano una vera cultura di servizio pubblico», che tenga conto anche della complessità del Paese e delle sue regioni periferiche. ATS/RED