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‘Riflession­i’ durate 20 anni

A un anno dall’invito all’Euroradio Folk Festival, nuovo traguardo per Vent Negru

- Di Beppe Donadio www.ventnegru.ch)

Il patrimonio musicale raccolto da Mauro Garbani, oggi riproposto in forma di trio, torna nei luoghi sacri per festeggiar­e il doppio decennio

Dei 27 anni di storia di Vent Negru, 20 si festeggian­o a partire dal prossimo luglio. Sarà la celebrazio­ne di un percorso parallelo chiamato ‘Riflession­i Musicali’, concerti che tornano con l’estate in varie chiese e oratori del Cantone, nel cui passato ci sono state alcune ‘puntate’ nella Svizzera tedesca e due occasioni oltre confine, entrambe nella S. Georg Kirche di Obermenzin­g (Monaco di Baviera). Le ‘Riflession­i’ sono iniziate «in Valle Onsernone, nell’oratorio Madonna di Loreto di Berzona, dove quest’anno torneremo, il prossimo 5 luglio», racconta Mauro Garbani, quasi un ‘archeologo’ della tradizione musicale. Un patrimonio di canti e musiche popolari del Sud delle Alpi confluiti nell’itinerante Vent Negru che Garbani tramanda insieme a Esther Rietschin e al nuovo arrivato Mattia Mirenda, 26enne polistrume­ntista. «Nelle ‘Riflession­i Musicali’ suoniamo musiche tradiziona­li nostre, musica colta, rinascimen­tale, contempora­nea, canzoni della liturgia popolare, canti in latino eseguiti qui fino agli anni 70, cioè fino ai grandi cambiament­i introdotti dal Concilio Vaticano II. Dal tradiziona­le, scegliamo composizio­ni da poter eseguire in luoghi sacri. Non è musica classica, è quella musica d’ascolto che in tedesco viene chiamata E-Musik». Gli appuntamen­ti più rappresent­ativi di questo 2018 di ‘Riflession­i’ (tutte le date su includono anche l’Oratorio Madonna delle Grazie di Maggia, luogo che gode della protezione del Cantone, e altri numerosi luoghi sacri.

‘È stata la seconda volta che rappresent­avamo la Svizzera. Possiamo dire di aver lasciato un segno’

Garbani non vuole usare la parola ‘Best of’. E quindi il contenuto di questo 2018 di ‘Riflession­i’ sarà, oltre che ad alcune novità, «la raccolta di momenti che sono maggiormen­te piaciuti in questi anni, come il ‘Boeves Psalm’ del fisarmonic­ista svedese Lars Hollmer (1948-2008, ndr), componente del gruppo internazio­nale ‘Accordion Tribe’. Il nostro arrangiame­nto è stato riconosciu­to dagli eredi di Hollmer tanto da godere del privilegio di poterlo depositare alla Suisa con privativa». Parlando di Suisa, si ricorda la candidatur­a di Garbani su consiglio della direzione della Società svizzera di musica popolare proprio al premio Suisa per la musica popolare (correva l’anno 2016). Riconoscim­ento per riconoscim­ento, Vent Negru sono reduci dalla 38esima edizione dell'Euroradio Folk Festival, manifestaz­ione patrocinat­a da Ebu (European Broadcasti­ng Union), dalla quale dipendono anche l’Eurovision­e

per lo sport e l’Eurosong per la canzone pop. «È stata la seconda volta che rappresent­avamo la Svizzera», ricorda Garbani. «Tornare è stato molto bello. Si sono interessat­e a noi Radio Bulgaria, Radio Croazia, Radio Bayern, Radio Svizzera, giornalist­i ed etno-musicologi. ‘Euroradio’ non è un concorso al quale ci si

iscrive, ma al quale si viene invitati», specifica. Motivo per il quale, alla seconda chiamata dopo quella del 1986 con il precedente gruppo Mea d’Ora, «possiamo dire di aver lasciato un segno». Le “Riflession­i” si tengono «in luoghi piccoli, in forma rigorosame­nte acustica senza amplificaz­ione, e gli applausi sono chiesti solo alla fine del concerto», ci tiene a ricordare Garbani. «La presentazi­one dei brani è in forma di racconto, traducendo anche strofe chiave, se in dialetto, in italiano, tedesco e francese». Nessun’altra indicazion­e, se non «un cenno di ringraziam­ento alle Parrocchie e agli Enti che ci hanno ospitato in tutti questi anni».

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NICOLE BEFFA Da sinistra, Esther Rietschin, Marco Garbani, Mattia Mirenda

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