laRegione

Sgominata la banda dei distributo­ri

- Di Marco Marelli

Si delineano i contorni dell’operazione ‘Linea di confine’, che ha fatto chiarezza su cinque rapine, una delle quali tentata, ai danni dei distributo­ri Eni (tre) e Piccadilly (due) di Ligornetto. Distributo­ri che, anche per la vicinanza al confine, sembrano essere una sorta di bancomat, come nel caso delle rapine in serie mese a segno dal 16 marzo al 24 luglio dello scorso anno. Sei gli arrestati, componenti con ruoli differenti di un gruppo criminale. Uno dei malviventi, un 44enne varesino, è stato estradato nel settembre scorso in Svizzera. Un secondo componente del commando nei primi giorni del mese è già stato processato e condannato a 22 mesi di detenzione dalla Corte delle Assise criminali di Mendrisio (cfr ‘laRegione’ del 7 giugno). Si tratta di un 31enne rumeno ritenuto colpevole della rapina del 9 maggio dello scorso anno al distributo­re di via Cantinetta 16 a Ligornetto, oggetto il giorno precedente di un tentativo di rapina. La novità di queste ultime ora sta nel fatto che gli investigat­ori della squadra mobile di Varese, in collaboraz­ione con la polizia cantonale e il Centro di cooperazio­ne di polizia di Chiasso, hanno raccolto elementi utili per spingere il giudice delle indagini preliminar­i del Tribunale di Varese, su richiesta della Procura varesina, a firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro componenti del gruppo criminale, accusati di rapina aggravata, porto abusivo di armi (in particolar­e un taglierino) e ricettazio­ne delle auto e dello moto utilizzate per mettere a segno gli assalti banditesch­i. Nel ruolo di organizzat­ori sono stati nuovamente arrestati padre e figlio (di quest’ultimo si è parlato nel corso del processo a carico del 31enne rumeno), dopo che la Polizia cantonale ha accertato la sua presenza a Ligornetto per studiare il colpo. Le autorità svizzere hanno rinnovato la richiesta di estradizio­ne di padre e figlio, che si oppongono, in quanto preferisco­no essere processati in Italia. La richiesta di estradizio­ne sarà discussa lunedì mattina in Corte d’Appello a Milano. Alle luce delle nuove contestazi­oni, è stato preso lo spunto dall’esame delle immagini riprese dalle telecamere installate sulla fascia di confine al valico di Marcetto. Tra le centinaia di autovettur­e in transito gli investigat­ori solo risaliti all’auto di padre e figlio che era stata notata a Ligornetto il giorno delle rapine.

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Sei arresti per i ‘colpi’ a Ligornetto

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