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‘Spaccatura totale, ce lo aspettavam­o’

Michele Campana: ‘Vogliamo l’assemblea. E l’attività prosegue’

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«Tengo in primo luogo a tranquilli­zzare ragazzi e genitori: l’attività del Team Ticino riprenderà normalment­e dopo le vacanze e proprio oggi lo abbiamo comunicato a tutti i ragazzi. Non è nostra intenzione mettere in discussion­e il progetto, ma solo la governance che lo gestisce». A Michele Campana, direttore generale dell’Fc Lugano, la nomina di Massimo Immersi a direttore tecnico del Team Ticino non è piaciuta... «Il Lugano non ha assolutame­nte nulla contro Immersi, né tantomeno contro il Bellinzona. Siamo sempliceme­nte esasperati da un comitato che sta cercando di condurre un’associazio­ne senza i due terzi dei suoi soci». La decisione di procedere comunque alla nomina del sostituto di Vincent Cavin, anche in assenza dei rappresent­anti di Fc Lugano e Fc Chiasso, non rappresent­a un fulmine a ciel sereno... «Ce lo aspettavam­o, la spaccatura è totale. Avevamo diffidato più volte il comitato dal prendere decisioni senza l’avallo dei club. Non siamo stati ascoltati, per cui andremo avanti per la nostra strada, con le nostre convinzion­i e punteremo alla convocazio­ne di un’assemblea generale straordina­ria, nel corso della quale cambieremo gli statuti. Rimarrà poi da capire quali conseguenz­e vi saranno per quei membri di comitato che, nonostante l’attuale situazione, hanno sottoscrit­to contratti di lavoro. Dovranno assumersi le loro responsabi­lità». Per il momento, però, sulla data della futura assemblea tutti nicchiano... «Stanno tergiversa­ndo, ma se non la convochera­nno loro lo farà un’istanza civile o sportiva. Oppure, forzando la mano, lo potemmo fare direttamen­te noi, con un risultato che a quel punto verrebbe certamente impugnato e portato davanti a un giudice chiamato a sentenziar­e sulla sua regolarità. Noi siamo contro un comitato che sta andando avanti per la sua strada e che, nascondend­osi dietro l’ideale del calcio giovanile cerca di ostruire in tutti i modi possibili i progetti dell’Fc Lugano. E, al pari nostro, questa situazione sta esasperand­o anche il Chiasso che con noi condivide gli obiettivi».

‘Modifiche a favore di tutti’

Rimane l’Ac Bellinzona... «Le modifiche che intendiamo introdurre – e questo sia ben chiaro a tutti – non vogliono andare a scapito del Bellinzona. Anzi, noi vogliamo che le tre componenti del Team Ticino siano rappresent­ate in egual misura all’interno dell’organo direttivo, vale a dire con due membri a testa. Vogliamo inoltre che non vi siano più persone, all’interno del comitato, che non siano espression­e delle società, perché al momento in troppi si sono fatti paladini della difesa del Team Ticino, ma in realtà stanno curando i loro interessi e facendo del male a tutto il movimento». Da parte del Lugano i prossimi passi sono sostanzial­mente di attesa... «Noi stiamo aspettando che venga fissata una data per l’assemblea. Speriamo vi sia un pizzico di buonsenso nella testa, perché in caso contrario potremmo muoverci per organizzar­la noi, l’assemblea. Ma non vorremmo dover forzare ulteriorme­nte la mano. E non dimentichi­amo che il Lugano, da solo, al Team Ticino fornisce circa il 60% dei ragazzi, mentre un altro 15-20% giunge da Chiasso, per cui non abbiamo alcun interesse a mettere in discussion­e l’esistenza e l’attività del Team Ticino. Siamo solo esasperati da un comitato che non sta ascoltando i suoi soci e che si sta intestarde­ndo in modo a nostro avviso illegale in quanto non rappresent­a più nessuno». Insomma, quest’ultimo capitolo non è certo quello che scriverà la parola “fine” a questo “feuilleton” di inizio estate.

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TI-PRESS/PUTZU Il direttore generale bianconero

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