Occupazione, per il Ticino prospettive negative
Zurigo – Le prospettive per il mercato del lavoro svizzero rimangono buone nel terzo trimestre dell’anno e gli imprenditori sono ottimisti: lo segnala il barometro di Manpower, che mette comunque in evidenza disparità a seconda delle regioni e dei settori economici. A livello svizzero il 7% delle aziende prevede di assumere personale entro la fine di settembre, il 2% calcola di diminuire gli effettivi, mentre il 91% restante non si attende cambiamenti. Dopo correzione delle variazioni stagionali la ‘previsione netta sull’occupazione’ (+5%) evidenzia il livello più alto degli ultimi sei anni. Il mercato del lavoro si mostra più dinamico nella Svizzera tedesca, in particolare nell’est e nel nord-ovest del paese. Quanto ai singoli comparti, i dati sono incoraggianti per le costruzioni e l’industria manifatturiera. “L’economia europea e mondiale stimola il mercato del lavoro”, afferma – citato in un comunicato – Leif Agnéus, general manager di Manpower Svizzera. Lo slancio potrebbe però essere frenato dalla penuria di personale qualificato: “i candidati che dispongono di competenze specifiche e ricercate si fanno rari”. Manpower afferma che i datori di lavoro di cinque delle sette regioni svizzere prevedono di mantenere invariato o di aumentare il personale entro la fine dell’estate. I più fiduciosi (+13%) sono gli imprenditori della Svizzera orientale, ma il mercato del lavoro dovrebbe mostrarsi dinamico anche nella Svizzera nord-occidentale (+7%) e a Zurigo (+6%). Tendenza negativa (-2%) invece per il Ticino. Nella regione lemanica (+3%), dopo tre trimestri cupi, le intenzioni di assumere personale tornano a salire. Dei 10 settori economici sondati, 6 presentano prospettive d’impiego positive per i prossimi tre mesi, con in testa il settore della costruzione (+12%). Trend al rialzo anche per l’industria manifatturiera (+11%). Le cifre sono invece negative per i comparti elettricità, gas e acqua (-5%) e alberghi e ristorazione (-3%). Tra i paesi confinanti, la Germania (+8%) ha un mercato del lavoro dinamico, mentre in Francia (+5%) le previsioni di assunzione rimangono invariate. Cifre positive anche per l’Austria (+7%). L’Italia (-2%) è il solo paese con previsioni negative.