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A Gstaad la sorpresa è il danese Juul Jensen

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Sorride Christophe­r Juul Jensen, al termine della quarta tappa del Tour de Suisse, quella iniziata a Gansingen, nel Canton Argovia, e poi conclusa a Gstaad, 189 chilometri dopo. Sotto una pioggia battente, il ventottenn­e danese ha resistito al ritorno del plotone per firmare la più bella vittoria della sua carriera. Inseritosi nella fuga di giornata, il vincitore del Giro di Danimarca del 2015 ha approfitta­to del buon lavoro della Ag2r, in particolar­e del campione svizzero Silvan Dillier, per conservare un margine di vantaggio sufficient­e nella discesa di Saanenmöse­r... «È pazzesco – ha commentato il vincitore –. Quando mi sono accorto che ai piedi della salita il nostro vantaggio era di due minuti mi sono detto che sarebbe stato possibile arrivare fino in fondo. Anche perché sono reduce da un buon Giro d’Italia e la gamba è ancora ‘piena’. Ciò nonostante, gli ultimi tre chilometri all’aerodromo sono stati davvero infiniti». Con i suoi venti secondi di vantaggio, Juul Jensen ha saputo evitare tutti i trabocchet­ti della strada inzuppata, sfruttando a suo favore il fatto che le formazioni dei velocisti non hanno potuto organizzar­e un vero inseguimen­to. In classifica generale Stefan Küng ha invece difeso la maglia gialla. E proverà a farlo anche domani, nella frazione che porterà da Gstaad a Leukerbad. Con tre salite in programma (Col du Pillon, Crans-Montana e la salita finale), la quinta tappa potrebbe cambiare radicalmen­te il volto della classifica.

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KEYSTONE Il giorno più bello

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