In Trincea senza ripari contro il rumore
Niente ripari sul lato di via al Ponte, in attesa di una futura copertura del passaggio ferroviario
I Municipi di Massagno e di Lugano annunciano il messaggio della variante TriMa, ma per ora il rumore rimane e Ffs Infrastruttura chiede la rinuncia ai pannelli fonici
La lunga gestazione del progetto di copertura della ‘trincea’ ferroviaria conoscerà importanti sviluppi dopo l’estate, con la presentazione ai Consigli comunali di Massagno e Lugano della variante di Piano regolatore (intercomunale, appunto) ‘TriMa’ che riguarda la zona a nord della stazione ferroviaria cittadina. Col ‘campus’ della scuola universitaria Supsi e la copertura della ‘Trincea’, la valletta dove transitano i treni, fra il portale della galleria Vezia-Massagno e la stazione stessa. Un tratto breve, poco più di 200 metri ma che taglia l’abitato di Massagno disturbandolo col rumore dei treni. E qui c’è un’altra novità: gli edifici sul lato di via al Ponte potrebbero beneficiare di un contributo per il risanamento delle finestre (in sostanza i doppi vetri). Un miglioramento acustico, in teoria, ma in pratica un passo indietro rispetto alle pareti antirumore che erano previste. La richiesta è stata pubblicata il primo giugno dal Municipio per conto di Ffs Sa Infrastruttura: “Chiede una riconsiderazione della decisione di approvazione dei piani con la quale l’Ufficio federale dei trasporti ha approvato il 12 gennaio 2010 il risanamento fonico del comune di Massagno. Il progetto intende rinunciare all’edificazione della parete antirumore nel settore R1”, per intendersi quello di via al Ponte. Per un altro settore della Trincea si era già rinunciato alle pareti, a causa di una efficacia troppo bassa, secondo i calcoli. Vi è facoltà di ricorso all’Uft. Dunque Ffs Infrastruttura sembra voler contraddire quanto deciso in precedenza dallo stesso Uft, che peraltro già nel 2015 considerava ‘sospeso’ il risanamento di Massagno in ragione di ‘altri progetti nello stesso perimetro’. In effetti i problemi di rumore verrebbero risolti una volta per tutte dalla copertura della Trincea. Ma quanto tempo occorrerebbe? È una domanda che giriamo al sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti. «Fatte salve ipotesi ricorsuali, una volta presentata al Consiglio comunale, quest’autunno, entro un anno dovremmo arrivare ad una approvazione». E per la costruzione? «È possibile che servano tempi lunghi, ma non è detto. Dal punto di vista tecnico non dovrebbero esserci grosse difficoltà, mentre da quello del finanziamento… beh se per Airolo sono stati trovati 50 milioni, confido che anche per la Trincea si riesca a fare lo stesso. Parlo del Cantone, della Confederazione e poi bisogna ricordare che una parte della superficie (30mila metri quadrati in tutto) sarà destinata a parco, ma ci sono possibilità edificatorie importanti». La variante ha già ricevuto il sì preliminare del Dipartimento del territorio.