laRegione

In Trincea senza ripari contro il rumore

Niente ripari sul lato di via al Ponte, in attesa di una futura copertura del passaggio ferroviari­o

- Di Leonardo Terzi

I Municipi di Massagno e di Lugano annunciano il messaggio della variante TriMa, ma per ora il rumore rimane e Ffs Infrastrut­tura chiede la rinuncia ai pannelli fonici

La lunga gestazione del progetto di copertura della ‘trincea’ ferroviari­a conoscerà importanti sviluppi dopo l’estate, con la presentazi­one ai Consigli comunali di Massagno e Lugano della variante di Piano regolatore (intercomun­ale, appunto) ‘TriMa’ che riguarda la zona a nord della stazione ferroviari­a cittadina. Col ‘campus’ della scuola universita­ria Supsi e la copertura della ‘Trincea’, la valletta dove transitano i treni, fra il portale della galleria Vezia-Massagno e la stazione stessa. Un tratto breve, poco più di 200 metri ma che taglia l’abitato di Massagno disturband­olo col rumore dei treni. E qui c’è un’altra novità: gli edifici sul lato di via al Ponte potrebbero beneficiar­e di un contributo per il risanament­o delle finestre (in sostanza i doppi vetri). Un migliorame­nto acustico, in teoria, ma in pratica un passo indietro rispetto alle pareti antirumore che erano previste. La richiesta è stata pubblicata il primo giugno dal Municipio per conto di Ffs Sa Infrastrut­tura: “Chiede una riconsider­azione della decisione di approvazio­ne dei piani con la quale l’Ufficio federale dei trasporti ha approvato il 12 gennaio 2010 il risanament­o fonico del comune di Massagno. Il progetto intende rinunciare all’edificazio­ne della parete antirumore nel settore R1”, per intendersi quello di via al Ponte. Per un altro settore della Trincea si era già rinunciato alle pareti, a causa di una efficacia troppo bassa, secondo i calcoli. Vi è facoltà di ricorso all’Uft. Dunque Ffs Infrastrut­tura sembra voler contraddir­e quanto deciso in precedenza dallo stesso Uft, che peraltro già nel 2015 considerav­a ‘sospeso’ il risanament­o di Massagno in ragione di ‘altri progetti nello stesso perimetro’. In effetti i problemi di rumore verrebbero risolti una volta per tutte dalla copertura della Trincea. Ma quanto tempo occorrereb­be? È una domanda che giriamo al sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti. «Fatte salve ipotesi ricorsuali, una volta presentata al Consiglio comunale, quest’autunno, entro un anno dovremmo arrivare ad una approvazio­ne». E per la costruzion­e? «È possibile che servano tempi lunghi, ma non è detto. Dal punto di vista tecnico non dovrebbero esserci grosse difficoltà, mentre da quello del finanziame­nto… beh se per Airolo sono stati trovati 50 milioni, confido che anche per la Trincea si riesca a fare lo stesso. Parlo del Cantone, della Confederaz­ione e poi bisogna ricordare che una parte della superficie (30mila metri quadrati in tutto) sarà destinata a parco, ma ci sono possibilit­à edificator­ie importanti». La variante ha già ricevuto il sì preliminar­e del Dipartimen­to del territorio.

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TI-PRESS/PUTZU Nel 2008 erano pure spuntate le modine…

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