Brexit, Theresa May la spunta Niente unione doganale con l’Ue
Londra – Il governo di Theresa May ha superato indenne la partita sulla legge quadro per la Brexit. La maggioranza ha avuto la meglio sul secondo e ultimo scaglione di emendamenti introdotti nelle settimane scorse dai Lord in funzione di freno al divorzio da Bruxelles. Respinta in particolare quella a più alto rischio di saldatura fra l’opposizione laburista e la pattuglia dei ribelli Tory più ‘europeisti’: la permanenza di Londra almeno nell’unione doganale dopo l’uscita dall’Ue. Con 325 voti contro 298, a dispetto di malumori, dubbi e dissensi emersi durante il dibattito. Ancora più netto il ‘no’ all’ipotesi di un futuro ingresso del Regno nell’Area economica europea (Eea), sul modello della Norvegia, che di fatto significherebbe restare nel mercato unico mantenendo la libera circolazione delle persone. Una soluzione ritenuta incompatibile con la volontà referendaria sulla Brexit anche dal leader dei Labour, Jeremy Corbyn, e cassata alla fine con 327 voti contro 126.