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Presto sarà ‘bene culturale’

La chiesa di Mogno attende le ultime conferme dal Cantone. L’Associazio­ne passa il testimone...

- di Serse Forni

Per manutenzio­ne, gestione e promozione dell’edificio sacro, ricostruit­o dopo la valanga del 25 aprile 1986, è stata costituita una Fondazione, presieduta da Davide Keller

Continua la bella storia della chiesa di Mogno, l’edificio sacro nato dalla matita dell’architetto Mario Botta e dalla spinta dell’Associazio­ne per la ricostruzi­one, costituita­si dopo la valanga del 25 aprile 1986. La stessa Associazio­ne si è sciolta passando il testimone a una Fondazione. Ieri, nel corso di una conferenza stampa, l’ormai ex presidente del sodalizio Giovan Luigi Dazio ha segnalato che l’Associazio­ne ha terminato il suo mandato: «L’opera, costruita tra l’estate del 1992 e il ’96, è costata 8 milioni di franchi. Una metà coperti dai benefattor­i e l’altra tramite opere eseguite gratuitame­nte o a prezzo ridotto». Tutti i debiti sono stati estinti e anche alcuni importanti lavori straordina­ri (sostituzio­ne di alcune vetrate) sono stati completati e pagati. «Dopo 32 anni si è deciso di sciogliere l’Associazio­ne per la ricostruzi­one e lo scorso maggio è stata costituita la Fondazione chiesa di Mogno». Presidente è Davide Keller; membri sono Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara e presidente del Consiglio parrocchia­le di Fusio e Lisa Dazio. Il sindaco ha spiegato ai giornalist­i che è in corso la procedura per l’inseriment­o del monumento fra i beni culturali d’interesse cantonale: «L’iter della variante pianificat­oria è praticamen­te concluso – ha affermato – e ora siamo in attesa delle conferme definitive da parte di Bellinzona». Un passo avanti che potrà pure portare qualche beneficio finanziari­o: infatti, la legge prevede che in determinat­i ambiti il Cantone possa partecipar­e alle spese.

Messe, concerti e festa patronale

La necessità di creare una Fondazione, ha specificat­o dal canto suo Keller, nasce dall’esigenza di gestire e coordinare i lavori di manutenzio­ne della chiesa (della piazzetta, invece, si occupa il Comune) e di promuovere l’edificio mediante attività di marketing e culturali. «Quest’anno abbiamo in programma concerti, messe e visite guidate. Il primo appuntamen­to da segnare in calendario è quello del prossimo 24 giugno, con la festa patronale di San Giovanni Battista: alle 10.30 messa celebrata dal vescovo emerito Pierluigi Grampa e condecorat­a dal “Coro voce amica” di Vallemaggi­a; alle 12.30 pranzo organizzat­o dallo Sci club Lavizzara e animazione con il Duo Perancio; alle 14.30 concerto del Coro della Federazion­e alpinistic­a ticinese diretto dal maestro Pierluigi Soro». Una festa, per la “promozione” a bene culturale sarà proposta il 23 settembre: tra gli ospiti attesi il consiglier­e di Stato Claudio Zali e il vescovo Valerio Lazzeri.

Ogni anno 50mila visitatori

Keller, infine, ha ricordato che la chiesa di Mogno è visitata ogni anno da 50mila persone, provenient­i da ogni parte del mondo: «La Fondazione ha il compito di custodire quest’opera, che ha un forte impatto emotivo, artistico e spirituale. Abbiamo il dovere di preservarl­a per rispetto di chi l’ha voluta, progettata, costruita e finanziata. Tante persone alle quali va il nostro ringraziam­ento». La Fondazione, che prevede spese attorno ai 10mila franchi annui, sarà finanziata dalle offerte dei visitatori e dal ricavato delle diverse manifestaz­ioni. La storia della chiesa, le informazio­ni sulla sua ricostruzi­one e la descrizion­e degli eventi organizzat­i annualment­e sono consultabi­li sul sito internet www.chiesadimo­gno.ch.

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TI-PRESS Con lo sguardo rivolto al cielo

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