Salmoiraghi indagato per bancarotta
Uno, due, tre, i filoni della sterminata inchiesta del pm Pasquale Addesso, sostituto della procura di Como, scaturita da un esposto di Roberto Salmoiraghi e Alfio Balsamo, con il quale chiedevano di far luce sui mancati trasferimenti di risorse dal Casinò al Comune. Un esposto che per il sindaco di Campione sembra essersi trasformato in un boomerang. Salmoiraghi è stato, infatti, iscritto sul libro degli indagati. Il magistrato inquirente gli contesta due reati che prevedono pene sino a 4 anni di reclusione: bancarotta preferenziale e bancarotta fraudolenta per distrazione. Quest’ultima accusa è dovuta al fatto che la Casinò Campione d’Italia spa, società di gestione della casa, ha pagato cene che Salmoiraghi ha consumato dal 29 giugno 2017 al gennaio scorso, all’hotel a cinque stelle Swiss Diamond di Lugano, per un conto totale di 2’245 franchi. Accusa contestata anche all’amministratore unico Marco Ambrosini. Cene di rappresentanza per gli indagati, per cui nessuna distrazione di soldi. Al portale Gioconews Salmoiraghi ha dichiarato che “ho fatto tutto alla luce del sole, secondi i criteri di legge”. Il sindaco di Campione non ha confermato di essere indagato per bancarotta fraudolenta per distrazione, anche se l’ultima contestazione a Salmoiraghi e Ambrosini è stata formalizzata dalla Guardia di finanza nel decreto di perquisizione che si è protratto in questi ultimi giorni. “A essere sincero, quando ho ricevuto l’avviso di garanzia sono stato così amareggiato che l’ho consegnato al mio avvocato senza neanche leggerlo” la dichiarazione di Salmoiraghi a Gioconews. Il sindaco dell’enclave è stato condannato a sei mesi dai giudici di Como per il reato di truffa, in quanto negli anni Duemila si era fatto pagare dal Comune le cene consumate al ristorante ‘Cucina di Totone’ del Casinò. Condanna passata in giudicato. Anche allora si era difeso sostenendo che erano cene di rappresentanza. Complessivamente gli indagati sono nove. Per peculato i cinque componenti del precedente Cda del Casinò; per bancarotta preferenziale Salmoiraghi, Ambrosini e direttore e impiegato della filiale campionese della Banca Popolare di Sondrio e, infine, sindaco e amministratore unico per bancarotta fraudolenta per distrazione. Non si esclude che a breve possano esserci ulteriori sviluppi, soprattutto dopo un’attenta lettura della copiosissima documentazione acquisita in questa settimana.