Cereda: ‘Questo è un po’ anche un nostro successo’
«Non posso dire che sia un fulmine a ciel sereno: un simile scenario era tutto fuorché remoto – sottolinea il direttore sportivo Paolo Duca –. Già quando aveva firmato il rinnovo triennale, a dicembre, ero convinto che sarebbe stata solo questione di tempo, ma che presto o tardi il destino l’avrebbe portato Oltreoceano. E infatti, qualche mese dopo, eccoci di fronte a questa realtà. Credo che abbia tutte le qualità, anche umane, per affermarsi in Nhl. Michael è un giocatore disposto a qualsiasi cosa per conseguire gli obiettivi personali e della squadra». Nonostante sia un duro colpo per l’assetto della squadra, Duca cerca di vedere il lato positivo della cosa: «Quello dall’Ambrì Piotta alla Nhl è forse il salto più grosso che si possa fare. Dobbiamo essere orgogliosi dell’opportunità che Michael ha avuto. Per noi è un bel successo. Sebbene, anche questo è vero, la sua partenza lascia un bel buco nella squadra. Un buco che non si potrà colmare unicamente con l’ingaggio di un altro giocatore, ma pure responsabilizzando maggiormente chi già c’è». Per completare il suo organico, l’Ambrì stava sondando il mercato alla ricerca di un attaccante come quarto straniero: cambierà qualcosa alla luce di questa partenza? «A questo punto si impone un’approfondita riflessione, ragion per cui ci prenderemo qualche giorno di tempo prima di decidere come muoverci». Per Luca Cereda, che una situazione simile l’aveva vissuta pure lui, quando nel 2001 venne prelevato dall’organizzazione dei Toronto Maple Leafs, «questa è una grande opportunità per Michael, e la miglior attestazione che stiamo lavorando nella giusta direzione. Sono felice per lui: ci ha messo tanto sudore; se l’è guadagnata. Stasera brinderemo al suo successo, che è anche un po’ nostro. Un anno fa, di questi tempi, eravamo qui a presentare il nuovo corso del club. Dodici mesi dopo ci ritroviamo per annunciare che un nostro giocatore è stato scelto da una franchigia di Nhl. Un anno fa, nessuno l’avrebbe mai detto... Dobbiamo esserne fieri. Anche se, ovviamente, ora per noi si tratterà di trovare la soluzione ideale».