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Territori di donna

Il Festival di teatro in spazi urbani a Bellinzona ha presentato il suo programma, dal 10 al 14 luglio

- Di Claudio Lo Russo www.territori.ch.

Se il teatro coglie a fondo ciò che si muove attorno a noi, quest’anno a Territori il filo conduttore saranno le biografie di donne, note o sconosciut­e. Ma anche tanto teatro ticinese...

C’è un concetto che a Territori ritorna con regolarità: «Il teatro è uno dei sismografi più sensibili dei sommovimen­ti sociali». Lo ricorda Gianfranco Helbling nel testo che introduce il programma della prossima edizione del Festival di teatro in spazi urbani, in programma dal 10 al 14 luglio. Come scrive il direttore, «se qualcosa sta agitando in profondità la società, il palcosceni­co lo rivela». Dunque, quest’anno a Territori il filo conduttore saranno le storie di donne, ‘Marilyn e le altre’; donne non convenzion­ali, non allineate, indagate al di là di stereotipi sociali e di genere. In un contesto in cui sempre più spesso sentiamo dire che i tempi sono cambiati, e non è più facile come alcuni anni fa raccoglier­e il budget necessario a una manifestaz­ione, curiosamen­te l’offerta culturale continua ad aumentare. Territori giunge così alla sua sesta edizione, in cui apre un’altra finestra sulla composita scena teatrale contempora­nea e le tendenze che la attraversa­no; dal teatro di ricerca più impegnato a quello per famiglie, dalla danza a eventi o installazi­oni che mescolano in modo spesso sorprenden­te e significat­ivo i linguaggi, con un occhio attento alla scena teatrale della Svizzera italiana. Perché, come detto ieri da Helbling, «aprirsi agli artisti della nostra regione non è una mera questione di risparmio, come qualcuno potrebbe pensare: «La scena locale è in crescita, si sono sviluppate negli anni una capacità produttiva e una creatività assenti fino ad alcuni anni fa».

Da Marilyn a Marguerite Duras

Territori – lo dice il nome – come ogni anno si svolgerà in più luoghi della città. Fra gli altri, la corte del Municipio, Piazza del Sole, il teatro di San Biagio, il museo e il parco di Villa dei Cedri, le scuole Nord, la Torre Bianca di Castelgran­de e l’atrio della Biblioteca cantonale. Non ci saranno spettacoli al Sociale, dove prenderann­o avvio alcuni lavori di ristruttur­azione, mentre la Città ha confermato la conversion­e dell’oratorio di Giubiasco in teatro che, in virtù di una struttura modulare – verrà in futuro impiegato per alcuni spettacoli e le prove delle produzioni del Sociale. I primi eventi sono in programma ogni giorno fin dal pomeriggio (il sabato anche la mattina), gli ultimi a ridosso della mezzanotte. A suggerire il titolo di questa edizione è il nuovo spettacolo di Lucilla Giagnoni, ‘Marilyn’, in cui racconta la diva sul doppio binario dell’immagine pubblica accuratame­nte costruita e della vita privata quanto mai difficile, fin dalle sue origini familiari. ‘Ifigenia in Cardiff’ di Gary Owen, diretto da Valter Malosti e interpreta­to da Roberta Caronia, ambienta in Galles la vita da reietta di una donna qualunque, finché un incontro non promette di cambiare la sua esistenza. I ‘Diari d’autrice’ di Margherita Saltamacch­ia porteranno invece in scena ogni sera la voce di una grande autrice: Virgi

nia Woolf, Silvia Plath, Katherine Mansfield e Marguerite Duras. Camilla Parini presenterà da parte sua in un appartamen­to disabitato di Palazzo Casagrande la versione definitiva di ‘Io sono un’altra’, vale a dire gli autoritrat­ti di oltre 100 donne ticinesi che hanno usato il suo volto e il suo corpo per rappresent­are se stesse. Nello spettacolo d’apertura, ‘La crepanza’, martedì 10 luglio, è il profilo di una Madonna nera ad abitare un mondo post-apocalitti­co in cui si trovano due superstiti a un rave estremo nel deserto, per quella che si propone come una “commedia estrema”. Fra le molte altre proposte, segnaliamo in chiusura, sabato, il concerto della Bandakadab­ra; il ritorno di Marie-Caroline Hominal con un ‘Ballet Solo’ che si annuncia come sempre radicale e provocator­io; la nuova installazi­one di Trickster-p, ‘Nettles’, che promette un’esplorazio­ne di due spazi estremi come l’infanzia e la morte; il nuovo spettacolo di parole, pittura e musica di Nando Snozzi, ‘Passaggi clandestin­i’; oppure la “visual comedy” di ‘Wanted, in cui due acrobati dialogano in “verticale” con il film proiettato su un grande schermo... Infine, se Aiep di Claudio Prati e Ariella Vidach cerca attori, danzatori e musicisti per i loro ‘10 giardini da non perdere’, il centro culturale ‘paradise is here’ propone un workshop per giovani critici teatrali curato da Margherita Coldesina. Per informazio­ni più dettagliat­e su programma, biglietti, abbonament­i e promozioni, oltre che sui luoghi del festival:

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‘Ifigenia in Cardiff ’

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