Turismo, un credito necessario
Nella sua ultima sessione prima della pausa estiva, il Gran Consiglio si chinerà sul messaggio (…)
(…) n. 7530 nel quale il Consiglio di Stato propone il rinnovo del credito quadro e l’aumento dei fondi messi a disposizione per il turismo ticinese. Si tratta di una proposta importante e necessaria, non solo per le azioni di marketing e di promozione sui differenti segmenti di clientela e sui principali mercati, ma anche per dare ulteriore slancio all’attuale fase positiva del turismo ticinese – settore che, come dimostrato da uno studio commissionato dal Dfe, rappresenta circa il 10% del prodotto interno lordo cantonale ed impiega circa 22’000 addetti. Il messaggio giunge in un momento particolarmente importante per il settore. Dopo un lungo periodo di vacche magre, negli anni 2016-2017 i pernottamenti sono tornati a crescere, fino a raggiungere quota 2,5 milioni – livello che non si toccava dal lontano 2010. Questi risultati sono stati raggiunti innanzitutto grazie alla determinazione e alla capacità di tutti gli attori della filiera, e grazie al miglioramento delle condizioni quadro (apertura di AlpTransit, indebolimento del franco, ecc.), senza dimenticare iniziative innovative, quali il Ticino Ticket, oppure puntuali (promozione Raiffeisen a livello nazionale, ecc.). L’andamento deludente degli ultimi mesi dimostra però che è necessario non dormire sugli allori e che è necessario proseguire sulla via tracciata in questi anni per essere pronti quando l’effetto positivo di questi fattori in parte svanirà, oppure quando altre situazioni straordinarie, e che sfuggono al nostro controllo, torneranno a noi sfavorevoli (situazione geopolitica, timori di attentati, ecc.). Questo messaggio giunge quindi al momento giusto e, assieme ad altri programmi messi in capo dal Cantone e dalla Confederazione (Innotour, Programma San Gottardo, ecc.), dovrà permettere di fornire linfa preziosa agli imprenditori turistici, sostenendoli negli investimenti, nel rinnovamento e ampliamento delle strutture oppure nello sviluppo di nuove offerte. Il riposizionamento strategico su prodotti innovativi e mercati andrà pure attentamente valutato e approfondito. Per quanto importanti però, da soli, questi interventi non saranno sufficienti per vincere la sfida del digitale, del cambiamento nei comportamenti del “turista-consumatore” e di una concorrenza sempre più agguerrita e competitiva. Occorrerà in particolare curare e migliorare anche quei fattori cosiddetti “soft” quali l’accoglienza e l’ospitalità. Anche in questo ambito si è iniziato a lavorare con serietà e impegno, ma bisogna fare di più se non vogliamo che l’esperienza turistica venga compromessa e che tutti gli sforzi vengano vanificati in pochi secondi. Solo così il turismo, settore imprescindibile per il nostro Cantone, tanto nelle Città, quanto sui laghi e nelle valli, riuscirà a ritrovare lo smalto dei tempi migliori!