Visita papale all’insegna dell’ecumenismo
Papa Francesco sarà giovedì a Ginevra e nel canton Vaud per una visita ‘storica’, il cui obiettivo è di rafforzare i legami con le altre Chiese cristiane riunite in seno al Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), giunto al 70esimo anno di esistenza. Organizzata a distanza di 14 anni da quella di Giovanni Paolo II in Svizzera, la visita papale in territorio protestante durerà una decina d’ore. L’apice sarà raggiunto con la messa celebrata al Palexpo, alla presenza di 41mila persone, alle quali dovrebbero aggiungersi altri fedeli (i biglietti sono andati a ruba). Il dispositivo verrà a costare più di 2 milioni di franchi, di cui la metà sarà destinato alle ingenti misure di sicurezza previste, ha indicato la diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo. Invitato dal Cec, il Santo Padre dovrebbe esprimere all’istituzione la sua volontà di dialogo con le altre confessioni, un messaggio già trasmesso ai protestanti, in particolare nel 2016 in Svezia. Papa Francesco si impegna molto per l’unità cristiana, fa notare il presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri (Cvs), Charles Morerod. Questa volontà dovrebbe manifestarsi ulteriormente nell’ambito della visita a Ginevra, definita una «tappa storica» dal segretario generale del Cec Olav Frykse Tveit, secondo cui «le nostre relazioni non saranno più le stesse dopo questo evento». Fondato 70 anni fa, il Cec conta circa 350 chiese protestanti, luterane, anglicane, ortodosse, vetero-cattolica e rappresenta circa 500 milioni di cristiani nel mondo. La visita sarà un mezzo «per trovare nuovi modi per lavorare insieme», ha indicato il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il cardinale lucernese Kurt Koch. Al suo arrivo a Ginevra, il Santo Padre sarà accolto dal presidente della Confederazione Alain Berset, che sarà accompagnato dai consiglieri federali Ignazio Cassis e Doris Leuthard. Saranno presenti anche il presidente del Consiglio nazionale Dominique de Buman e il presidente del Consiglio di Stato ginevrino Pierre Maudet. Non è escluso che durante la visita in Svizzera il Papa annunci l'istituzione di un tribunale incaricato di giudicare i vescovi che hanno protetto i sacerdoti pedofili.