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Ladri nel bar della dogana Stabio, ‘sì’ al gasdotto

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Ladri in azione, nella notte tra giovedì e venerdì, per svaligiare il bar Moschi, situato all’interno della dogana commercial­e di Brogeda (quindi aperto solo a camionisti, funzionari di dogana e forze dell’ordine). Ad accorgersi di quanto accaduto è stata Paola Bonelli che da undici anni gestisce il locale. I ladri dopo aver scavalcato il recinto del piazzale doganale, con un piede di porco e martelli, hanno forzato la porta sul retro e, una volta all’interno del bar, hanno fracassato le slot machine e aperto il registrato­re di cassa, riuscendo a impossessa­rsi di un bottino che dovrebbe aggirarsi attorno a mille euro. I razziatori della notte, notando che sul bancone c’era la bolletta del telefono da pagare, hanno lasciato una banconota da 100 euro. Gesto approvato dalla titolare del bar, anche se la bolletta era di 176 euro. Prima di allontanar­si, inoltre, i ladri all’esterno del locale hanno fatto come se fossero in una toilette lasciando diversi ‘ricordi’. Già lo scorso anno il bar era stato preso di mira. Uno degli autori, grazie alle impronte digitali, era stato identifica­to. Sarà processato nel marzo del prossimo anno. M.M. A Stabio è stata staccata la licenza di costruzion­e per la realizzazi­one del gasdotto locale. Il progetto, promosso dal Comune con le sue Aziende municipali­zzate (Ams), ha l’obiettivo di “garantire nel lungo periodo una fornitura efficace del gas al comprensor­io di Stabio – spiega il Municipio –. Si potrà dunque contare su più linee di approvvigi­onamento, minimizzan­do il rischio per gli utenti finali”. Il tracciato avrà una lunghezza di circa 1 chilometro, in media pressione (< 5 bar), e si collegherà alla rete comunale esistente. Il progetto, si illustra, “consisterà, oltre alla realizzazi­one della stessa condotta, di un adeguament­o dell’installazi­one presente nella stazione principale a confine, di proprietà delle Aziende industrial­i di Lugano. Questi ultimi lavori saranno coordinati dalle Ail Sa”. Le Aziende municipali­zzate potranno così “ottenere una maggiore sicurezza nell’approvvigi­onamento e gestire meglio la fissazione del prezzo”. L’utenza finale potrà dunque godere di prezzi più concorrenz­iali.

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