In testa, un’idea vincente
Funicolare degli Angioli, ripartenza condizionata dall’esito del mandato di studio
Prima di decidere il rilancio, la Città si aspetta soluzioni di forte impatto in grado di catalizzare l’attenzione e l’attrazione turistica della stazione a monte
Potrebbe tornare a fare su e giù la funicolare degli Angioli di Lugano, da anni in stato di abbandono. Il Municipio di Lugano ha ripreso l’incarto e, come si ricorderà, ha concesso un credito di investimento per coordinare il mandato di studio in parallelo affidato Colombo+Casiraghi Architetti Sa di Lugano (cfr. ‘laRegione’ del 20 aprile). Cosa si aspetta da questo mandato il Municipio che nel frattempo ha risposto a tre atti sull’argomento? «Ci aspettiamo una proposta di contenuto che abbia forte impatto e richiamo su tutta l’area della città alta – risponde Michele Bertini, vicesindaco di Lugano e titolare del dossier –. Cerchiamo idee che diano carattere, valore e attrattiva all’intersezione di via Motta con via Maraini, dove oggi c’è il posteggio dell’ex albergo» in uno spazio non ben definito. Una sorta di non luogo senza sbocchi. Rimettere in funzione la funicolare con il suo impianto meccanico di grande valore (cfr. articolo sotto) è tutto sommato relativamente semplice. Prosegue il vicesindaco: «Non bisognerà concepire la funicolare come mezzo di trasporto pubblico, per questo c’è già quella della stazione Ffs. Occorre piuttosto concepire un intervento che dia valore e qualità alla parte alta della Città (tipo una piattaforma panoramica con un esercizio pubblico), con una buona dose di coraggio e una visione futuristica in chiave turistica». La funicolare deve insomma assumere il significato di un luogo da non perdere per chi raggiunge Lugano ed è questo il senso del ripristino della funicolare.
Credito in Consiglio comunale
«Chi verrà a Lugano, dovrà sentire che non può rinunciare a passare dalla funicolare storica – osserva il titolare del dossier –. Si potrebbe pure immaginare un potenziale collegamento con il parco del Tassino. Chiaro che occorrerà ponderare e valutare la fattibilità tecnica e finanziaria e questo verrà fatto nell’ambito della valutazione costi-benefici da parte del Municipio una volta in mano le proposte giunte a palazzo Civico». Il credito che verrà chiesto al Consiglio comunale si inserisce in un contesto di investimenti pubblici nella parte alta della città, dove sono comunque già stati spesi diversi milioni di franchi per la stazione, l’annessa terrazza e la scalinata che scende, la funicolare, la cattedrale, senza dimenticare
il Lac. Quando giungeranno le idee il Municipio dovrà tenere conto di diversi interessi in gioco. A cominciare dalla tutela e dalla valorizzazione del bene culturale, del potenziale turistico, del collegamento di mobilità lenta tra piazza Luini, il parco del Tassino e la stazione, l’entrata del parco del Lac, le destinazioni
della torretta intermedia e dell’arrivo della funicolare, senza dimenticare di valorizzare in maniera adeguata la tecnica unica dell’impianto a fune. Intanto, come detto, l’esecutivo ha risposto a tre richieste di consiglieri comunali confermando l’intenzione di
valutare il ripristino della struttura. Il credito di investimento verrà sottoposto al legislativo, un aiuto potrebbe giungere dal Cantone che dovrebbe dichiarare la funicolare bene protetto, mentre sempre agli occhi del Municipio sarebbe difficilmente attuabile posare un’opera artistica lungo la scalinata.