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Cinque anni? Il Cardiocent­ro dice no

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Non piace la proposta del Consiglio di Stato. I vertici del Cardiocent­ro hanno risposto picche, si legge sul ‘Caffé’. Il governo, circa un mese fa, con il ruolo di mediatore, ha proposto all’ospedale del cuore e all’Ente ospedalier­o cantonale (Eoc, in cui dal 2021 il Cardiocent­ro dovrà confluire) una transizion­e di 5 anni. Il governo aveva concesso autonomia clinica, gestionale, amministra­tiva ma non finanziari­a dato che dal 2021, una volta sciolta la Fondazione, come voluto da chi la costituì nel 1995, i soldi, a mente del governo, dovranno essere gestiti dall’Eoc. Il direttore sanitario Tiziano Moccetti aveva definito la proposta un “piatto di lenticchie” perché inferiore ai 15 anni chiesti ad aprile dal Cardiocent­ro. Ora a Lugano si valuta il lancio di un’iniziativa per modificare la legge ospedalier­a cantonale.

Epatite al Civico, tutto da rifare

È una clamorosa retromarci­a quella di Cristian Palmiere, esperto svizzero incaricato dal procurator­e generale John Noseda di allestire la perizia sul caso di infezione da Epatite C al Civico del 2013. Un caso che nell’autunno del 2016 portò la Pretura penale di Bellinzona a condannare l’Eoc per disorganiz­zazione aziendale senza risalire all’autore dell’errore. Ora, come scrive il ‘Caffè’ quel processo dovrà essere rifatto. Ecco perché la Corte d’appello e di revisione penale ha accolto il ricorso dell’Eoc. Il perito ha dichiarato di aver sbagliato l’analisi da cui era emerso che nel reparto di radiologia dell’ospedale Chur di Losanna ogni atto e il relativo autore sono sempre registrati al computer.

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