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Bmc vola con Küng e Porte

- Di Sebastiano Storelli

L’elvetico si aggiudica l’ultima frazione e la dedica ad Andy Rihs. L’australian­o maglia gialla 33 anni dopo Anderson

È stato il Tour de Suisse della Bmc che ha messo in carniere la vittoria di tappa con Stefan Küng e quella della classifica generale con Richie Porte. Bellinzona, dunque, non ha confeziona­to sorprese dell’ultima ora: lo svizzero era il favorito per il successo nella crono di 34 km, il tasmaniano aveva messo in cassaforte l’ultima maglia gialla venerdì sulla salita verso Arosa e in una prima frazione bellinzone­se (quella di sabato) portata a termine senza conseguenz­e. Porte diventa così il secondo australian­o a conquistar­e la corsa elvetica, a 33 anni di distanza dalla vittoria di Phil Anderson. Sul podio Porte è stato accompagna­to dal danese Fuglsang, autore di un’ottima cronometro che gli ha permesso di superare Nairo Quintana, terzo. Niente podio, invece, per l’olandese Keldermann, scivolato in quinta posizione, superato pure dallo spagnolo Enric Mas.

Il turgoviese: ‘Sapevo che i conti si sarebbero fatti sul traguardo. Ho gestito molto bene i 34 km’.

Ma le attenzioni del pubblico ieri sono andate tutte a Stefan Küng. A 24 anni il turgoviese si è aggiudicat­o la sua prima vittoria personale al Tour de Suisse e ha ribadito di essere l’erede di Fabian Cancellara. Ha vinto alla grande, gestendo nel migliore dei modi i 34 km. Il turgoviese non è partito forte e al primo intertempo concedeva 9”, ma è andato in crescendo nella parte finale dove il vento era contrario. Alla fine ha messo 19” tra sé e il danese Sören Kragh Andersen e 23” sullo statuniten­se Tejay van Garderen. «Per me si tratta di una vittoria molto importante. Tutta la squadra ha corso con Andy Rihs nel cuore, lui era il nostro primo tifoso ed è alla sua memoria che la squadra vuole dedicare questi nove giorni ricchi di successi. A livello personale, mi sono trovato molto bene sull’insieme del TdS e oggi sapevo che nel finale avrei potuto fare la differenza. Parto per il Tour de France carico di fiducia».

La differenza, infatti, Küng l’ha fatta proprio nei chilometri conclusivi. Al km 20 il suo tempo era lo stesso di quello del compagno di squadra Van Garderen, ma alla fine lo statuniten­se ha dovuto concedere 23”. Eppure quei primi chilometri avevano messo tutti in apprension­e... «Tutti, ma non me. Sapevo che i conti si sarebbero fatti sul traguardo e con otto frazioni nelle gambe la lunghezza di questa cronometro andava gestita nel migliore dei modi. Al secondo intertempo la situazione si era già ristabilit­a e negli ultimi cinque chilometri mi sono ritrovato

con ancora della benzina nel serbatoio, per cui ho potuto dare fondo a tutte le energie». A questo punto il campione nazionale della cronometro può concentrar­si in tutta tranquilli­tà sul Tour de France, dove farà da spalla proprio a Richie Porte. Visto lo stato di forma palesato ieri, peccato che alla Grane Boucle non vi sia il prologo a cronometro... «Peccato, sì. Però il terzo giorno ci sarà una cronosquad­re che la Bmc intende assolutame­nte vincere». E sarà quella l’occasione migliore per salire sul gradino più alto del podio. Nei primi giorni di gara, infatti, il

compito di Küng sarà essenzialm­ente quello di scortare Porte, mentre la seconda metà del TdF sarà contraddis­tinto da una lunga serie di salite, su quello che, con ogni evidenza, non è il terreno prediletto dal turgoviese. Il quale, nel caso riuscisse a uscire indenne da Alpi e Pirenei, potrebbe puntare alla cronometro in programma il penultimo giorno di corsa. Tra l’altro, una buona prestazion­e d’assieme sulle strade di Francia potrebbe permettere di dare un futuro alla Bmc, la cui sopravvive­nza rimane in forse dopo la scomparsa del patron Andy Rihs... «Per il momento il gruppo è molto unito, guardiamo tutti avanti e remiamo nella stessa direzione. Non c’è un solo membro della squadra che abbia già firmato con un altro club. Vogliamo chiudere la stagione alla grande e sono sicuro che qualcosa poi si sbloccherà». Alla grande proprio come nel Tour de Suisse 2018, nel quale la Bmc ha portato a casa la vittoria nella cronosquad­re, quella nella cronometro e ha vestito la maglia gialla dal primo all’ultimo minuto, quattro giorni con Küng e i rimanenti con Porte. Meglio di così...

 ?? KEYSTONE ?? L’abbraccio del pubblico in una domenica da incornicia­re. ‘Parto per il Tour carico di fiducia’
KEYSTONE L’abbraccio del pubblico in una domenica da incornicia­re. ‘Parto per il Tour carico di fiducia’

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