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Festa Buemi: ‘Incredibil­e’

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Pareva una maledizion­e. Invece, alla sua diciannove­sima partecipaz­ione la Toyota riesce infine a trionfare nella 24 Ore di Le Mans, forse la più prestigios­a di tutte le corse automobili­stiche. Un successo invero senza sorprese, grazie alla TS050 Hybrid affidata alle mani esperte di piloti come Fernando Alonso, Kazuki Nakajima e Sébastien Buemi. Con il vodese che, al suo primo trionfo sul circuito della Sarthe, diventa il terzo svizzero ad aver vinto a Le Mans, dopo il navigato Marcel Fässler (vincitore addirittur­a a tre riprese: nel 2011, 2012 e 2014) e il giovane Neel Jani (due anni fa). «È incredibil­e, dopo così tante delusioni... – dice, commosso, il ventinoven­ne nato a Aigle, già campione mondiale nell’endurance e pure in Formula E –. Gli ultimi giri sono stati duri da seguire: faccio ancora fatica a realizzare, ci vorrà senza dubbio un po’ di tempo, ma sono davvero felice». Il successo del vodese è anche quello di Fernando Alonso, che ha fatto una grossa parte del lavoro nella fase in notturna, riuscendo a recuperare 2’ di penalità inflitti proprio a Buemi per aver superato la velocità massima in una ‘slow zone’. A proposito di piloti elvetici: sul podio dell’edizione numero 86 ce n’è pure un secondo, ovvero il ginevrino Mathias Beche (accompagna­to dal francese Laurent e dall’americano Menezes) terzo al volante di una delle due Rebellion R13-Gibson.

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KEYSTONE Il vodese annaffiato sul podio da Fernando Alonso

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