Mediterraneo meine Liebe
Le vacanze degli svizzeri, stando a bilancio e prenotazioni del tour operator Hotelplan Suisse
L’estate significa mare, meglio se del sud Europa con Spagna e Grecia in cima alla classifica delle preferenze. E cresce la voglia di offerte mirate.
Il caldo e luminoso sole del Mediterraneo. Con la Spagna in testa, tallonata da Grecia e Cipro. Un classico che non tramonta. L’estate degli svizzeri che scelgono l’estero per una settimana o due di meritate vacanze, suona sempre le stesse note, con una media di spesa che si aggira sui 1’600 franchi a persona. E vanno forte anche Egitto, Tunisia e Turchia, in sensibile crescita rispetto allo scorso anno. Basta che sia mare. Con una spruzzata di arte, che non guasta mai. E tanti desideri specifici che fanno il turista persona sempre più informata ed esigente. Queste le condizioni di base che generano fiducia in Hotelplan Suisse, il più grande tour operator svizzero – che ha presentato nei giorni scorsi il bilancio commerciale 2017/2018 – nonostante la concorrenza sempre rilevante dei ‘Mondiali di calcio’ in corso in questi giorni che hanno rallentato, come consuetudine, le richieste fra metà giugno e metà luglio. Quasi due terzi delle prenotazioni elvetiche, con partenze sino alla fine dell’anno in corso, sono già state effettuate. «Crediamo di poter aumentare la cifra d’affari – precisa Kurt Eber-
hard, Ceo di Hotelplan Suisse – nonostante il contesto assai competitivo». C’è la concorrenza diretta del web, che spinge alla “vacanza fai-da-te” ma si registra anche un ritorno dei “naviganti virtuali” verso porti più sicuri (le agenzie professionali) dopo imprevisti prossimi al... naufragio. Non è un caso se lo stesso sito online Hotelplan in un solo mese ha registrato oltre ottomila contatti, poi trasformati in relazioni “tradizionali”. Dove la parola acquista peso e comprensione. Il tour operator elvetico, al contempo, riceve sempre più sollecitazioni per programmi personalizzati; progetti specifici che coinvolgono escursioni o attività sportive. Magari a scuola di un campione, come l’elisci con Didier Cuche.