Kurt Eberhard: ‘Il viaggiatore è sempre più informato’
Dunque Kurt Eberhard, Ceo di Hotelplan Suisse, secondo le vostre indicazioni i turisti si direbbe abbiano vinto la paura di attentati...
Sì, così pare. Tutti ovviamente vogliamo superare quel periodo difficile e speriamo sia davvero superato. Oggi c’è più fiducia, ma basta un nuovo attacco e tutto riprecipita, comprensibilmente, nella confusione e smarrimento. Però è vero che alcuni paesi in passato coinvolti dal terrorismo sono oggi tornati mete di vacanza.
Più fiducia e più conoscenze. Ai tour operator si chiede una specializzazione sempre più elevata. Come mai?
Beh, è perché oggi le conoscenze e le informazioni sono alla portata di tutti e, al contempo, vi sono mete diciamo un po’ più complicate di altre che richiedono da parte nostra maggiori competenze per organizzare un viaggio.
Poi c’è il web che permette il ‘fai-date.’ Ma c’è un ritorno alle agenzie.
È così. Abbiamo notato che una buona percentuale di clienti torna a rivolgersi a noi, ai professionisti, perché intende affrontare un viaggio “complicato”, che comporta un’ottima organizzazione. A questo va aggiunto il fatto che chi va in vacanza non sempre ha il tempo e la pazienza di vedere e gestire più dati, oltre che far capo ai giusti consigli nella vasta offerta di proposte.
C’è differenza fra i ‘vacanzieri’ più esigenti, che sognano il viaggio della vita, e coloro che vanno regolarmente in vacanza?
Per quel che concerne la richiesta di maggior specializzazione direi proprio di no. Cambia poco. Anzi, si vedono sempre più spesso ai nostri uffici anche i giovani che magari hanno avuto difficoltà nell’organizzare un volo o un soggiorno.
Il cambio euro-franco quanto pesa ancora sul vostro budget?
Diciamo che andava bene, ma dopo le elezioni politiche italiane abbiamo accusato qualche difficoltà per le pressioni subite dalla moneta europea.