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Buvette San Bocc non d’estate

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Nulla da fare per l’apertura estiva della buvette San Bocc, ricavata nello châlet di proprietà comunale adibito a cassa per lo sci di fondo in zona Fornas a San Bernardino. Negli scorsi giorni il Municipio di Mesocco ha risposto alla petizione promossa in aprile, dal granconsig­liere ticinese Henrik Bang e sottoscrit­ta da un migliaio di persone, che chiedeva di consentire l’apertura del piccolo spazio anche al di fuori della stagione sciistica, alla luce del successo avuto in occasione della scorsa estate. «La buvette è stata apprezzata sia da ciclisti e motociclis­ti di passaggio che si fermavano per bere qualcosa, ma anche dagli escursioni­sti che ne approfitta­vano per fare una pausa o per chiedere informazio­ni sui sentieri da percorrere», sottolinea il deputato socialista da noi contattato. La risposta dell’esecutivo spiega però che la legge superiore fuori zona edificabil­e non permette l’apertura di un esercizio pubblico estivo in uno stabile destinato esclusivam­ente all’utilizzo invernale. «Non è sempre possibile autorizzar­e l’utilizzo incondizio­nato di certi tipi di edifici presenti sul territorio», spiega pertanto il Municipio nella risposta in cui illustra la decisione presa a seguito di incontri con il primo firmatario Bang, con la gerente della buvette Keith Bonorant e dopo aver consultato l’ufficio cantonale competente. L’apertura invernale viene invece permessa durante l’apertura delle piste e in occasione di manifestaz­ioni puntuali. Bang non nasconde una certa delusione per la decisione municipale. L’estate alle porte si preannunci­a dunque priva della buvette, ma a dipendenza della reazione dei firmatari e della possibilit­à di trovare un escamotage – quale per esempio la vendita delle stagionali sciistiche durante l’estate, accanto alla vendita di bibite – i promotori della petizione valuterann­o se intraprend­ere altri passi.

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TI-PRESS Il Municipio di Mesocco risponde alla petizione dello scorso aprile

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