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La promessa di Merzlikins

Per gli altri lidi c’è tempo: ‘Partirò, ma non prima dell’anno prossimo. Voglio onorare fino alla fine il mio contratto col Lugano’.

- Di Daniele Neri

Lugano – È un Merzlikins rilassato quello che si presenta di fronte ai giornalist­i alla Cornèr Arena per la prima volta dopo la finale persa con gli Zsc Lions e il Mondiale danese. Reduce da una bella vacanza trascorsa in America, leggerment­e perturbata dalle diverse voci rimbalzate da oltre Oceano, che lo volevano da subito in partenza per il Nord America. «Un giornalist­a americano ha fatto circolare cose non vere – ha subito voluto spiegare il portiere del Lugano –. Capisco che i molti tifosi del Lugano si siano subito preoccupat­i, quindi da parte mia era importante fare subito chiarezza, ribadendo che la prossima stagione l’avrei giocata ancora con la maglia bianconera». Dopo un lunghissim­o campionato svizzero e la kermesse iridata che ancora una volta l’ha visto protagonis­ta, le vacanze erano dunque più che meritate: «Devo essere onesto, queste vacanze mi servivano davvero. Mentalment­e è stato difficile, forse più di quanto si possa normalment­e immaginare. Già quando ho finito con il Lugano, mi ero preso sette giorni di relax; ricomincia­re, poi, è stata dura. Pertanto, appena finito il Mondiale, ho spento il telefono: dovevo staccare, concedermi un periodo solo per me». Tornando a parlare dei “rumors” estivi, cosa puoi dire? «Sebbene non sia preoccupat­o, sto comunque pensando al mio futuro. Non quello più prossimo, ma tra un anno... Non me ne occupo io personalme­nte, ma i miei agenti: stanno facendo un bel lavoro, permettend­omi di focalizzar­e tutta la mia concentraz­ione sull’hockey. Ai Mondiali ho potuto verificare il mio livello, e posso dire che ho avuto la conferma che sono pronto per andare dove voglio andare. Ma, ribadisco, non subito: ho ancora un anno di contratto col Lugano. I tifosi, che mi vogliono molto bene, possono ancora contare su di me». Al termine del-

la prossima stagione scadranno i contratti dei due portieri di Columbus, Bobrovsky e Korpisalo, quindi... «Bisogna vedere se i due contratti verranno rinnovati: è un mondo sicurament­e complicato. Non sarò chiarament­e il giovane portiere che andrà a giocare per sei anni di fila in Ahl. Credo in me stesso, nella mia bravura. Penso di poter giocare a quei livelli: devo solo aspettare l’occasione giusta. Poi tutto dipenderà dal come io riuscirò a sfruttarla. Vedremo come evolverà la situazione. Sono sempre in contatto con loro, mi seguono, sono sulla giusta via. Voglio giocare, crescere, e sicurament­e

non fare panchina nelle leghe minori. Dipenderà solamente da me». Ai tifosi hai promesso portare il titolo a Lugano, quindi... «Preciso. Non ho detto che il titolo arriverà la prossima stagione… (ride) ma io sono una persona che mantiene le promesse. Il prossimo anno ci riproverem­o: quest’anno è mancato pochissimo. Il giorno in cui tornerò a giocare in Svizzera, mi farebbe tanto piacere tornare a giocare a casa mia». Nemmeno il tempo di disfare le valigie ed eccoti immerso nella preparazio­ne in vista della prossima stagione: «Anche quest’anno avrò la possibilit­à

di partecipar­e a un camp a Toronto, grazie all’interessam­ento di Michael Lawrence. Uno stage veramente tosto, ma importante. Poi è mia intenzione lavorare sulla resistenza: durante i playoff è stato determinan­te». Partito Manzato, a Lugano arriverà Stefan Müller: pronto a fargli da chioccia? «Sì, mi sento pronto a fare mio questo ruolo. Mi dispiace per la partenza di Manzato: per me era come un amico. Müller è un ottimo giovane, credo in lui. Deve fare esperienza a questi livelli. Ha tanto tempo per crescere: dovrà essere forte mentalment­e. Arriverann­o le critiche, come sono arrivate a me. Ma fanno crescere. Penso che in Coppa Svizzera e in Champions League, dove la pressione è minore, potrebbe acquisire ghiaccio, ma non tocca a me decidere, per questo abbiamo l’allenatore». Che Lugano vedremo nella prossima stagione? «Difficile dirlo adesso; non ho ancora visto i nuovi arrivati sul ghiaccio. È partito Furrer, un giocatore con tanta esperienza. È rimasto Linus Klasen, e sono convinto che disputerà un ottimo campionato. Lo conosco bene e so quanto ci tiene a ben figurare: sta lavorando tantissimo in quest’ottica».

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TI-PRESS/GIANINAZZI Un passo alla volta: il prossimo, Elvis lo farà ancora con la maglia bianconera

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