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La Soluzione Salvini per i rom

Il ministro dell’Interno italiano annuncia un censimento etnico degli ‘zingari’

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I nomadi in posizione irregolare saranno espulsi, ‘quelli italiani dobbiamo tenerceli, purtroppo’. L’impotenza dei 5Stelle.

Roma – I rom: “Quelli italiani purtroppo dobbiamo tenerceli”. Così parlò Matteo Salvini. Dopo i migranti, il capro espiatorio del ministro dell’Interno italiano sono i nomadi, gli zingari, reietti per eccellenza. Faremo un censimento: gli irregolari andranno espulsi. Peccato, vedi sopra, che ce ne siano anche di italiani. Deliberata­mente cercata, la provocazio­ne di Salvini ha ottenuto lo scopo: l’Associazio­ne nomadi ha definito “illegale” il censimento, mentre per gli ebrei italiani si è trattato della “rievocazio­ne delle leggi razziali”. Scontati gli attacchi delle opposizion­i e il silenzio degli impotenti 5Stelle. Interrotto solo a sera, quando Salvini, incassato più di un quarto d’ora di celebrità, ha aggiustato il tiro: “Nessuna schedatura, tuteliamo i bambini”. Precisazio­ne la cui sola funzione era appunto di risvegliar­e il suo parigrado vicepresid­ente del Consiglio Luigi Di Maio: “Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento, registrazi­one o schedatura. Se una cosa non è costituzio­nale non la si può fare”. Per fortuna non lo è. Ma, di sicuro, la pensata razzista di Salvini, non era fine a se stessa, bensì un passaggio di un piano di lavoro “ben” concepito. Oggi alla sede del ministero incontrerà i presidenti delle Commission­i territoria­li per il riconoscim­ento della protezione internazio­nale: in vista di una stretta sull’asilo. Dai dati dei primi cinque mesi dell’anno (40mila domande con l’iter concluso) emerge che solo al 6,5% dei richiedent­i viene riconosciu­to lo status di rifugiato, al 4% è stata concessa la protezione sussidiari­a, al 28% quella umanitaria ed il 61% si è vista la domanda respinta. Nel suo frenetico attivismo Salvini ha anche annunciato una visita al Papa (che, per definizion­e, incontra tutti), anche se la data è ancora da fissare. Era stato il precedente ministro dell’Interno leghista Roberto Maroni (che oggi passa per “moderato”), ad avviare nel 2008 un censimento dei rom, anche con la contestata proposta di rilevare le impronte. Ora Salvini riprende e rilancia. Al ministero, ha annunciato, “mi sto facendo preparare un dossier sulla questione, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos”. Ci sarà dunque “una ricognizio­ne per vedere chi, come, quanti”, ossia “rifacendo quello che fu definito il censimento, facciamo un’anagrafe”. Gli stranieri irregolari andranno espulsi, ma “i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa”. E a chi lo accusa, ha risposto che lui si preoccupa di quei poveri bambini.

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KEYSTONE Il cuore è uno zingaro

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