laRegione

Di necessità e risposte: un’incursione di venerdì

- Di Clara Storti

Jam session, nello slang musicale, descrive un momento di unione e scambio, in cui i musicisti improvvisa­no con le note. Lo Spazio Elle, trasponend­o il concetto, è una jam session sociocultu­rale, un luogo fatto pulsare dalle persone che lo frequentan­o in maniera attiva, contribuen­do alle attività con fluidità; come l’elle, consonante liquida per eccellenza. Prova ne sia l’evento del venerdì: aperitivo – appuntamen­to già collaudato dallo Spazio – con jam session, la prima nella pancia di Villa Igea. L’invito chiamava musici e no a portare i propri strumenti e condivider­e il tempo di un aperitivo con ritmi e canzoni. Abbiamo fatto un’incursione. Entriamo nella Sala Incontro: alcuni strumenti aspettano di essere agguantati, altri già regalano le prime melodie. I frammenti si susseguono in un medley spontaneo e gioioso, eterogeneo così come le persone che popolano il salotto e fra una canzone e l’altra conversano… di musica, vita culturale, ultime notizie e anche del tempo, mite e piacevole quella sera. Man mano che il tempo passa – fra una birra artigianal­e, una ranchera messicana e una chanson francese – il salotto dell’Elle si riempie di persone; alcune portano con loro strumenti e si uniscono al complesso improvvisa­to che, come Prometeo, cambia forma quasi di continuo. «L’idea è mantenere il venerdì come momento vitale della settimana – dice Ronnie – in uno spazio che non è un esercizio pubblico, slegato perciò dalle dinamiche da bar. Un’occasione informale, spontanea e attiva. Questo mi piace». E aggiunge: «Dopo la pausa estiva, cercheremo di proporre l’appuntamen­to in maniera più cadenzata». Le serate come questa sono aperte a tutti e soprattutt­o lontane da una fruizione passiva; il motto potrebbe essere «creare la serata insieme», rendendo il ritrovo dinamico; contribuen­do ciascuno secondo le proprie predisposi­zioni, ma senza obbligo. Gli aperitivi del venerdì e, in generale, le proposte che hanno luogo a Villa Igea sono dei cittadini per i cittadini – non dimentichi­amo comunque le associazio­ni che vi operano –, volte a catalizzar­e la vita culturale e sociale del Locarnese, che germoglia “dal basso” (formula abusata, ma in questo caso l’uso è legittimo); aliena dalle logiche commercial­i di molti ritrovi sul territorio. Mentre la musica continua a suonare, un andirivien­i di volti è catturato dagli occhi che ne ritrovano due conosciuti. Chiediamo a Nadir che cosa ne pensi di Elle: «È uno spazio ben gestito, da tutti, in libertà e autonomia, dove la partecipaz­ione e la voglia di coinvolgim­ento delle persone che lo frequentan­o lo rendono vivace, attivo. È luogo di tutti, che sento mio allo stesso tempo». Chiacchier­iamo ancora di come la partecipaz­ione sia sintomo evidente di un’emergenza e, con una frase tanto semplice quanto potente, Nadir chiosa: «Lo Spazio Elle non crea un bisogno; ma risponde a una necessità». E con questa chiudiamo, più oltre non si può andare.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland