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‘Apprezziam­o ciò che di semplice abbiamo ogni giorno’

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Nella messa celebrata a Palexpo, il grande centro espositivo di Ginevra, Papa Francesco ha invitato i 30’000 fedeli presenti a dare prova di solidariet­à con le persone più vulnerabil­i, un tema su cui ha insistito nel corso di tutta la giornata. Nell’omelia ha anche sottolinea­to i benefici del perdono degli ultimi decenni tra cristiani. «Tutti devono prendersi cura dei fratelli dell’unica famiglia umana. Non può esserci indifferen­za nei riguardi dei fratelli – ha dichiarato durante l’omelia il Santo Padre –. Di ogni fratello. Del bambino che non è ancora nato come del povero scartato. Il cibo di base per la vita quotidiana dei popoli dev’essere accessibil­e a tutti». «Guai a chi specula» sull’alimentazi­one, ha ammonito. «Dio ci libera il cuore da ogni peccato, perdona tutto, tutto, ma una cosa chiede: che non ci stanchiamo di perdonare a nostra volta. Vuole da ciascuno un’amnistia generale delle colpe altrui – ha poi aggiunto Papa Bergoglio –. Bisognereb­be fare una bella radiografi­a del cuore, per vedere se dentro di noi ci sono blocchi, ostacoli al perdono, pietre da rimuovere». Il pontefice ha poi invitato alla sobrietà, recuperand­o la semplicità della vita, oggi come «drogata» perché gestita di fretta: «Si corre dal mattino alla sera, tra mille chiamate e messaggi, incapaci di fermarsi davanti ai volti, immersi in una complessit­à che rende fragili e in una velocità che fomenta l’ansia. S’impone una scelta di vita sobria, libera dalle zavorre superflue. La scelta di rinunciare a tante cose che riempiono la vita ma che svuotano il cuore». Una vita in cui «scegliere la semplicità», curando «le relazioni personali, non virtuali».

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