‘Non c’è più solo l’offerta al centro, ma anche la domanda dei turisti’
Non è più solo l’offerta al centro del processo d’acquisto dei turisti in visita nel Luganese, ma la domanda, cioè il ‘consumatore’ e i suoi bisogni. È un cambio di prospettiva quello illustrato ieri nell’ambito dell’annuale assemblea dal presidente dell’Ente turistico del Luganese, Bruno Lepori. Un nuovo corso dell’ospitalità che ha portato, da qualche anno, la destinazione a “competere a livello globale proponendo offerte turistiche a elevata differenziazione e in grado di destagionalizzare l’offerta al fine di riempire il contenitore territoriale di servizi e fruizioni ‘piene’ e utilizzabili tutto l’anno”. E a dare la maggiore carica per il futuro i numeri definiti “incoraggianti”. Lo scorso anno, infatti, i pernottamenti alberghieri nella regione del Ceresio sono aumentati del 6,8%. Una cifra che non porta ad ogni modo a esultare ma a “creare – come rimarcato dal presidente – delle strategie di marketing territoriale focalizzate alla creazione di prodotti ed esperienze turistiche sui quali avviare un reale posizionamento competitivo”. AlpTransit, Ticino Ticket e l’Azione Raiffeisen sono tre fra i progetti di ampio respiro territoriale citati, “in grado di promuovere – è stato evidenziato – l’intera regione a livello nazionale e internazionale, permettendo inoltre di mettere in rete i partner istituzionali e privati del settore”. In questo senso non poteva mancare un accenno ai progetti già avviati come l’apertura della galleria del Ceneri (prevista nel 2020), il polo congressuale-alberghiero al Campo Marzio a Lugano e quello sportivoeventi a Cornaredo, “solo alcune delle potenzialità alle quali il settore turistico del Luganese deve continuare a porre la sua attenzione – non ha mancato di ricordare Lepori – in modo da proporre un’offerta innovativa e all’avanguardia”. Fra i traguardi evocati anche il nuovo brand dell’ente che si concretizzerà fra il prossimo febbraio e fine anno: “Un sistema articolato – ha chiosato il presidente – coerente e integrato di comunicazione in grado di veicolare in maniera creativa questa nuova identità attraverso i canali tradizionali e digitali offerti dal web”. Non solo, dunque, il nuovo logo ma dodici declinazioni della lettera L “a caratterizzare i rispettivi canali tematici del brand”. La parola è poi passata al direttore Alessandro Stella, che ha posto l’accento sulla forte differenziazione delle attività in base ai mercati di riferimento della destinazione, e a Rico Maggi, economista dell’Usi, che ha fatto emergere la natura intrinseca della regione del Luganese come luogo di forte attrazione internazionale non solo in estate ma durante tutto l’anno.