Un moltiplicatore ad hoc
La Supsi: differenziare il carico fiscale tra le persone giuridiche e quelle fisiche Uno studio, commissionato dall’Aiti, propone misure per mantenere il Ticino fiscalmente attrattivo anche dopo la messa in atto del Progetto fiscale 17
Un moltiplicatore differenziato tra persone giuridiche e quelle fisiche a livello comunale. È quanto propone il Centro di competenze tributarie della Supsi, che – su mandato dell’Associazione industrie ticinesi (Aiti) – ieri ha presentato uno studio che mostra quali conseguenze avrebbe il Progetto fiscale 17 (Pf17) sulla competitività tributaria a livello intercantonale. La riforma fiscale proposta dal Consiglio federale prevede di abolire le tassazioni privilegiate per le società a statuto speciale. Da diversi anni infatti l’Unione europea (Ue) e l’Organizzazione per cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) chiedono di abrogare i privilegi fiscali per queste imprese. Se ciò non sarà il caso entro il 2019, la Confederazione rischierà di finire sulle liste nere Ue/Ocse. Per evitare che queste società lascino il territorio, il Pf17 prevede una riduzione generale delle imposte. Secondo gli autori dello studio della Supsi (Marco Bernasconi, Donatella Negrini e Samuele Vorpe), la media intercantonale dell’aliquota effettiva si ridurrebbe di quasi tre punti percentuali (dal 17,71% al 13,91%) per le persone giuridiche. Per
quanto riguarda il Ticino, con l’adozione del Pf17 l’aliquota fiscale effettiva si ridurrebbe dal 20,61% al 16,81%. Ciò gli farebbe però perdere sei posizioni nella classifica intercantonale delle tassazioni più favorevoli, passando dal attuale 18° posto al 24°. In questa speciale graduatoria che tiene conto della competitività fiscale – considerando i dati del 2017 – troviamo in prima posizione il Canton Lucerna e in ultima Ginevra. Dall’analisi della Supsi emerge poi che dopo l’eventuale
riforma fiscale proposta dal governo, troveremmo al 1° posto il Canton Nidvaldo e all’ultimo rango Zurigo. Se il Pf17 venisse messo in atto, per gli autori dello studio sarebbe dunque necessario attenuare il carico fiscale per le persone giuridiche, per mantenere attrattivo il Ticino. La soluzione proposta è quella di un moltiplicatore a livello comunale differenziato: uno per le persone fisiche e uno per quelle giuridiche. A differenza dei cantoni di Berna, Basilea Campagna,
Glarona, Lucerna, Svitto, Turgovia, Zugo e Zurigo, la legislazione ticinese attuale non lo permette. Quindi viene chiesto al Consiglio di Stato – che prevede già una riduzione dell’aliquota cantonale applicabile all’utile delle persone giuridiche dal 9% al 6% – di introdurre anche questa differenziazione che potrebbe permettere ai comuni ticinesi, nei quali oggi sono presenti società a tassazione privilegiata, di restare competitivi, mantenendo la loro attrattività fiscale.