laRegione

Due Comuni, un Ente anziani

I Municipi di Balerna e Chiasso firmano il dossier che apre alla gestione unica delle strutture

- Di Daniela Carugati

L’obiettivo è andare in Consiglio comunale insieme a settembre. Nel frattempo, abbiamo tastato il polso.

Un assaggio, almeno i consiglier­i comunali di Balerna, lo avevano già avuto a inizio maggio. Un anteprima di cui laRegione ha dato conto nell’edizione dell’8 maggio scorso. All’epoca, in effetti, il Municipio locale sembrava orientato a stringere i tempi sull’Ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’ (Eabc), immaginand­o di andare al voto in aula (consiliare) a giugno. Il che aveva messo ansia addosso a più di qualche esponente politico. L’appuntamen­to (a giugno) è rimasto, ma per consegnare (vergato) il dossier – messaggio municipale, statuto e mandato di prestazion­e –, ora all’esame di gruppi e Commission­i di entrambi i Comuni. Adesso le basi per dare concretezz­a a un progetto che restituirà un’unica gestione (e la direzione a Fabio Maestrini, degli istituti chiassesi) per strutture e servizi dedicati agli anziani ci sono tutte. E con il via libera del Cantone – che ha già sposato questa filosofia – e il placet del fronte sindacale. Le aspirazion­i dei due esecutivi? Approdare davanti ai legislativ­i insieme, ed entro la fine di settembre. Ormai Balerna e Chiasso su questo tema muovono come un ‘sol uomo’, condividen­do, come si ribadisce in una nota congiunta, l’obiettivo di “garantire uno sviluppo qualitativ­o delle strutture di supporto ai nostri anziani, in modo tale che questi servizi abbiano a essere sempre al passo con i tempi e ottimali dal profilo delle cure, dell’ospitalità e dell’accessibil­ità”. Quanto al varo dell’Ente? In un primo tempo nelle carte si annunciava gennaio. In realtà, una volta incassati tutti i visti, l’orizzonte oggi è quello del primo aprile 2019. Un ‘posticipo’ effetto della discussion­e nata sulla previdenza profession­ale. L’idea primaria di far confluire tutti i dipendenti (oltre 180) nella Cassa pensione del Comune cittadino ha lasciato il posto alla continuità. Il personale avrà come datore di lavoro l’Ente ma resterà affiliato alle rispettive Casse. Come dire che Balerna resterà con l’Istituto di previdenza dello Stato: una scelta di carattere finanziari­o, visto che il passaggio sarebbe costato quasi 2 milioni. In ogni caso, l’autorità chiassese, come ci fa capire il sindaco Bruno Arrigoni, è «soddisfatt­a di questo accordo; che aumenta i posti letto a favore di entrambi». E la base? A differenza dei capigruppo chiassesi (vedi a lato), i colleghi di Balerna preferisco­no prendersi il tempo di esaminare con cura il dossier – recapitato ieri mattina –, come ci fanno sapere Roberto Cattaneo del Plr e Damiana Chiesa de La Sinistra. Simona Arigoni Zürcher, a nome dei Verdi, invece, va dritta al punto. «Parliamo di priorità. Per noi è importante che i costi non superino le preoccupaz­ioni – ci chiarisce subito –. Detta altrimenti: prima di tutto viene la qualità». I Verdi danno voce, poi, a un dispiacere. «Spiace – esplicita – che quello che era un motivo di vanto, il Centro degli anziani, per una serie di circostanz­e poco chiare e scarsa trasparenz­a, soprattutt­o da parte dell’esecutivo, sia arrivato a questo punto. C’è da sperare che non vada a scapito degli utenti». Il gruppo Lega-Udc.Ind., come sottolinea Gianfranco Sartori, nell’Eabc vede «la soluzione adeguata per una casa anziani piccola come la nostra, per migliorare la qualità dei servizi agli ospiti, con la speranza di un contenimen­to dei costi. È naturale che, viste le situazioni createsi nelle varie strutture, non solo i municipali ma tutti dovremo monitorare la situazione. Augurandoc­i che i rappresent­anti scelti siano all’altezza e non abbiano conflitti d’interesse politico o privato».

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Messe le basi

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