Quando l’energia si fa regione
Agno, Bioggio e Manno raggruppati in un consorzio ottengono, primi ticinesi, il label europeo
Con Croglio, Maroggia, Canobbio e Melano salgono a sette i comuni luganesi titolari dell’etichetta sostenibile attestando come in Ticino si punti sempre più alle sinergie
Sei nuovi comuni portano a 429 il totale rossocrociato. Si tratta delle Città dell’energia che hanno visto in questi giorni accogliere, oltre a Bütschwil-Ganterschwil (San Gallo), Ried-Brig (Vallese), Zweisimmen (Berna), Epalinges e Lutry (Vaud), per il nostro cantone la Regione Abm (Agno, Bioggio e Manno). Una certificazione che dimostra come il processo Città dell’energia funzioni bene anche per i piccoli Comuni e per le sinergie, il caso appunto ticinese. Una ‘cordata’, usando il gergo delle scalate, tradotta, per i tre comuni di Agno, Bioggio e Manno, in un consorzio al fine di “dare un contributo concreto nell’attuazione della politica energetica regionale e sostenibile”, come indicato alla presentazione ufficiale della candidatura nel 2013. Per questo loro impegno hanno così ottenuto, unici Comuni ticinesi consorziati sinora (in totale, singolarmente, sono 23), il label Città dell’energia. Bioggio – lo ricordiamo – era peraltro già presente nella lista certificata, ma ha rinunciato al proprio label in favore di quello del consorzio. Il progetto aveva preso il via nel 2011 con la redazione di un Piano energetico comunale. Il programma di attività di politica energetica è diretto dall’Ufficio energia Abm e attuato da un gruppo di lavoro. “Con questo consorzio i tre comuni – si legge nella nota stampa che ne ha dato notizia – intendono affrontare insieme le sfide, quali ad esempio il problema del traffico. La collaborazione intercomunale attribuisce al consorzio un peso maggiore nell’ambito delle discussioni con i partner, consente di sfruttare le sinergie nella pianificazione della mobilità e del traffico nonché di coordinare le misure concernenti ad esempio il traffico lento”.
Piccoli comuni ma grande impegno a favore dell’ambiente e di una sana pianificazione
Oltre a sottolineare questo nuovo vento delle sinergie, soffiato in particolare in Ticino, le tre nuove certificazioni, nella Svizzera tedesca, dimostrano che un’efficace politica energetica non è appannaggio solamente dei grandi comuni e delle città: Zweisimmen, Ried-Brig e Bütschwil-Ganterschwil, infatti, hanno meno di 5’000 abitanti. “Negli scorsi anni questi Comuni – ha spiegato il responsabile Media, Philippe Christen – hanno lavorato sodo in termini di preparazione, redigendo documenti importanti che ora permettono di procedere alla pianificazione della politica energetica e climatica dei
prossimi quattro anni. L’illuminazione stradale rispettosa delle risorse e il collegamento alle reti di teleriscaldamento sono tra i punti decisivi, come pure la sensibilizzazione delle nuove generazioni affrontando i temi energetici nelle scuole. Anche i due Comuni vodesi di Lutry ed Epalinges avevano già gettato
le basi prima della certificazione vera e propria. Mentre Lutry dispone di un piano energetico e punta in particolare sullo smaltimento dei rifiuti, nel 2014 Epalinges ha lanciato un programma politico in vista della Società a 2000 watt e redige inoltre una pianificazione energetica territoriale e comunale”. Infine, Svitto, Steinach e Steffisburg si distinguono tra i Comuni ricertificati per l’aumento di almeno il 10 per cento dall’ultima assegnazione. Steffisburg ha già inserito per la terza volta l’energia e il traffico fra i temi prioritari della legislatura, “sottolineando così il valore della politica energetica comunale”.