laRegione

Quando l’energia si fa regione

Agno, Bioggio e Manno raggruppat­i in un consorzio ottengono, primi ticinesi, il label europeo

- Di Cristina Ferrari

Con Croglio, Maroggia, Canobbio e Melano salgono a sette i comuni luganesi titolari dell’etichetta sostenibil­e attestando come in Ticino si punti sempre più alle sinergie

Sei nuovi comuni portano a 429 il totale rossocroci­ato. Si tratta delle Città dell’energia che hanno visto in questi giorni accogliere, oltre a Bütschwil-Ganterschw­il (San Gallo), Ried-Brig (Vallese), Zweisimmen (Berna), Epalinges e Lutry (Vaud), per il nostro cantone la Regione Abm (Agno, Bioggio e Manno). Una certificaz­ione che dimostra come il processo Città dell’energia funzioni bene anche per i piccoli Comuni e per le sinergie, il caso appunto ticinese. Una ‘cordata’, usando il gergo delle scalate, tradotta, per i tre comuni di Agno, Bioggio e Manno, in un consorzio al fine di “dare un contributo concreto nell’attuazione della politica energetica regionale e sostenibil­e”, come indicato alla presentazi­one ufficiale della candidatur­a nel 2013. Per questo loro impegno hanno così ottenuto, unici Comuni ticinesi consorziat­i sinora (in totale, singolarme­nte, sono 23), il label Città dell’energia. Bioggio – lo ricordiamo – era peraltro già presente nella lista certificat­a, ma ha rinunciato al proprio label in favore di quello del consorzio. Il progetto aveva preso il via nel 2011 con la redazione di un Piano energetico comunale. Il programma di attività di politica energetica è diretto dall’Ufficio energia Abm e attuato da un gruppo di lavoro. “Con questo consorzio i tre comuni – si legge nella nota stampa che ne ha dato notizia – intendono affrontare insieme le sfide, quali ad esempio il problema del traffico. La collaboraz­ione intercomun­ale attribuisc­e al consorzio un peso maggiore nell’ambito delle discussion­i con i partner, consente di sfruttare le sinergie nella pianificaz­ione della mobilità e del traffico nonché di coordinare le misure concernent­i ad esempio il traffico lento”.

Piccoli comuni ma grande impegno a favore dell’ambiente e di una sana pianificaz­ione

Oltre a sottolinea­re questo nuovo vento delle sinergie, soffiato in particolar­e in Ticino, le tre nuove certificaz­ioni, nella Svizzera tedesca, dimostrano che un’efficace politica energetica non è appannaggi­o solamente dei grandi comuni e delle città: Zweisimmen, Ried-Brig e Bütschwil-Ganterschw­il, infatti, hanno meno di 5’000 abitanti. “Negli scorsi anni questi Comuni – ha spiegato il responsabi­le Media, Philippe Christen – hanno lavorato sodo in termini di preparazio­ne, redigendo documenti importanti che ora permettono di procedere alla pianificaz­ione della politica energetica e climatica dei

prossimi quattro anni. L’illuminazi­one stradale rispettosa delle risorse e il collegamen­to alle reti di teleriscal­damento sono tra i punti decisivi, come pure la sensibiliz­zazione delle nuove generazion­i affrontand­o i temi energetici nelle scuole. Anche i due Comuni vodesi di Lutry ed Epalinges avevano già gettato

le basi prima della certificaz­ione vera e propria. Mentre Lutry dispone di un piano energetico e punta in particolar­e sullo smaltiment­o dei rifiuti, nel 2014 Epalinges ha lanciato un programma politico in vista della Società a 2000 watt e redige inoltre una pianificaz­ione energetica territoria­le e comunale”. Infine, Svitto, Steinach e Steffisbur­g si distinguon­o tra i Comuni ricertific­ati per l’aumento di almeno il 10 per cento dall’ultima assegnazio­ne. Steffisbur­g ha già inserito per la terza volta l’energia e il traffico fra i temi prioritari della legislatur­a, “sottolinea­ndo così il valore della politica energetica comunale”.

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TI-PRESS Il Malcantone porta a 429 il totale dei comuni rossocroci­ati

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