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Gusto familiare addio

Chiude il Quick Sandwich. La titolare agli ex clienti: ‘Vi abbiamo voluto bene!’

- Di Alfonso Reggiani

Giù le serrande dopo cinque anni e un ottimo riscontro fra i giovani avventori, non solo per i prezzi favorevoli ma pure come punto di riferiment­o

Una chiusura difficile da digerire quella del Quick Sandwich di via Landriani a Lugano, come ha postato qualcuno sui social. Ma tant’è. Il successo ottenuto in cinque anni non è bastato. Lo stop all’attività è stato dettato dal mancato rinnovo del contratto d’affitto da parte dei proprietar­i di uno degli ultimi vecchi stabili industrial­i presenti in centro città. Peccato, perché l’esercizio ha avuto un ottimo riscontro ed era riuscito a ritagliars­i una fetta di mercato non da poco e non solo con i giovani avventori del vicino Liceo Lugano 1. Da alcuni giorni le serrande sono state abbassate. Definitiva­mente. Clelia Sartoria, titolare di quello che era un “fast food” particolar­e, ha spiegato le ragioni della chiusura in una lettera pubblicata su Facebook. È stato purtroppo impossibil­e trovare altri locali a prezzi ragionevol­i in zona affinché si potessero mantenere i tradiziona­li prezzi bassi. “Sono stati cinque anni meraviglio­si, pieni di energia positiva e di soddisfazi­oni”, ha scritto la titolare rivolgendo­si agli ex clienti. Il Quick, “non era solo un posto dove recarsi per mangiare ma era diventato un ritrovo,

un luogo dove studiare, scambiare quattro chiacchere, giocare, riposare, ricaricars­i, oserei dire che era diventato un ambiente familiare e con alcuni di voi si è stabilita una vera e propria amicizia e confidenza”. I principali fruitori erano proprio gli studenti e giovani che vi si recavano approfitta­ndo del bell’ambiente

e dei prezzi relativame­nte contenuti. “Avremmo voluto fare di più: organizzar­e eventi anche serali, ma i proprietar­i non ce l’hanno permesso”, prosegue la titolare: “Vi abbiamo voluto bene e non potevamo sperare di avere una clientela migliore”. Se avesse potuto restare aperto, da settembre, l’esercizio pubblico si sarebbe trasformat­o in un locale vegano, in linea con il percorso personale scelto da un anno a questa parte dalla titolare che ha voluto sottolinea­re questo aspetto nella lettera in cui si rivolge direttamen­te ai suoi oramai ex affezionat­i giovani frequentat­ori.

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TI-PRESS Fosse rimasto aperto, da settembre sarebbe diventato un locale vegano

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