laRegione

Il guardiano della Grande Muraglia

- Di Luca Pascoletti

Non c’è niente di più gretto dello sciovinism­o e del razzismo. Per me tutti gli esseri umani sono uguali, pecoroni se ne trovano ovunque e per tutti ho lo stesso disprezzo. E no, questa non l’ho presa da Facebook. Ci sono dei libri che non invecchian­o mai. Passano i decenni, anche un secolo e più, e loro sono lì a descriverc­i i nostri tempi, come fossero stati appena sfornati. La raccolta di aforismi di Kraus che vi consigliam­o questa settimana dal nostro ormai silenzioso e semi-vacanziero Lac (finita la mostra di Picasso siamo di guarnigion­e ad attendere i tartari fissando tutto il giorno il deserto) è uno di questi libri. Immenso, l’aforisma – quando è ben scritto – è la massima forma di espression­e linguistic­a, per sintesi e ampiezza di significat­o: le parole taglienti di Kraus possono riassumere l’attuale politica internazio­nale (Il segreto dell’agitatore è di rendersi stupido quanto i suoi ascoltator­i, in modo che questi credano di essere intelligen­ti come lui) o lo stato di salute della nostra cultura (Cultura è quella cosa che i più ricevono, molti trasmetton­o e pochi hanno). Giornalist­a reazionari­o, scrittore senza peli sulla lingua, ebreo austriaco e borghese, figlio dell’Ottocento in un Novecento ormai in corsa verso l’autodistru­zione, misogino, misantropo, fustigator­e della società, fu uno dei grandi intel- lettuali della Mitteleuro­pa alla fine dell’epoca asburgica. Io e il mio pubblico ci capiamo benissimo: lui non sente ciò che io dico e io non dico ciò che lui vorrebbe sentire. Il Novecento ci ha dato poche penne come la sua, cui mi sentirei istintivam­ente di accostare grandi come Montanelli e Flaiano. Per l’uomo sano basta la donna. Per l’uomo erotico basta la calza per giungere alla donna. Per l’uomo malato basta la calza. La sua innegabile vena comica, all’alba della Prima guerra mondiale, si integrava perfettame­nte con il suo pessimismo: Il diavolo è ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini. E con questa ultima citazione vi lascio e torno di vedetta. I tartari arriverann­o domani, forse. Detti e contraddet­ti di Karl Kraus Adelphi, 1992 374 pagine

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