laRegione

Non è l’ultima, ma è la sfida capitale

- Di Marzio Mellini

La vittoria non è l’unica strada che conduce agli ottavi di finale, ma è senza dubbio quella più diretta. Stasera a Kaliningra­d la Svizzera può fare un passo forse decisivo in direzione del passaggio del turno, anche se il pareggio strappato al Brasile – meglio sarebbe dire conquistat­o contro il Brasile – consente ai rossocroci­ati anche di salutare positivame­nte un eventuale pareggio che darebbe però il via a una serie di speculazio­ni su BrasileSer­bia di mercoledì, posto che la Svizzera sarebbe costretta a battere la Costa Rica. E sappiamo quanto difficile sia fare risultato con l’acqua alla gola. Basti Svizzera-Honduras 0-0 di 8 anni fa a Bloemfonte­in in Sudafrica a rendere attenti i rossocroci­ati, altro non serve aggiungere. Non che sia nell’indole della squadra di Petkovic speculare su un risultato di comodo e attendere il corso degli eventi, ma è altresì vero che avere a disposizio­ne due risultati su tre rappresent­a un discreto atout di ordine psicologic­o. Attenzione, però, perché i serbi la prima l’hanno vinta, contro il Costa Rica. Anche loro non disdegnere­bbero la divisione della posta, anche se poi nel terzo impegno affrontera­nno il Brasile. Insomma, Svizzera-Serbia si presta a più interpreta­zioni e lascia aperto ogni scenario possibile. Il suo esito, però, determiner­à il futuro delle due contendent­i. Ecco perché al di là dei calcoli che si possono fare, è un match capitale. Uno di quei duelli che si tende a non caricare di un peso eccessivo, anche perché non è quello risolutivo per forza, ma che in cuor loro i rossocroci­ati sanno essere decisivo.

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KEYSTONE Trascinato­re

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