Non è l’ultima, ma è la sfida capitale
La vittoria non è l’unica strada che conduce agli ottavi di finale, ma è senza dubbio quella più diretta. Stasera a Kaliningrad la Svizzera può fare un passo forse decisivo in direzione del passaggio del turno, anche se il pareggio strappato al Brasile – meglio sarebbe dire conquistato contro il Brasile – consente ai rossocrociati anche di salutare positivamente un eventuale pareggio che darebbe però il via a una serie di speculazioni su BrasileSerbia di mercoledì, posto che la Svizzera sarebbe costretta a battere la Costa Rica. E sappiamo quanto difficile sia fare risultato con l’acqua alla gola. Basti Svizzera-Honduras 0-0 di 8 anni fa a Bloemfontein in Sudafrica a rendere attenti i rossocrociati, altro non serve aggiungere. Non che sia nell’indole della squadra di Petkovic speculare su un risultato di comodo e attendere il corso degli eventi, ma è altresì vero che avere a disposizione due risultati su tre rappresenta un discreto atout di ordine psicologico. Attenzione, però, perché i serbi la prima l’hanno vinta, contro il Costa Rica. Anche loro non disdegnerebbero la divisione della posta, anche se poi nel terzo impegno affronteranno il Brasile. Insomma, Svizzera-Serbia si presta a più interpretazioni e lascia aperto ogni scenario possibile. Il suo esito, però, determinerà il futuro delle due contendenti. Ecco perché al di là dei calcoli che si possono fare, è un match capitale. Uno di quei duelli che si tende a non caricare di un peso eccessivo, anche perché non è quello risolutivo per forza, ma che in cuor loro i rossocrociati sanno essere decisivo.