BOTTA E RISPOSTA
Secondo turno sempre delicato
Nelle ultime otto partite disputate al secondo turno di un Mondiale o di un Europeo, la Svizzera ha riscosso più delusioni che gioie: una sola vittoria, nel 1994 contro la Romania, cinque sconfitte e due pareggi. In ordine di tempo, l’ultimo incontro relativo a questa statistica è l’1-1 contro la Romania in Francia, due anni fa. «Un buon risultato – ricorda Petkovic – che fu d’aiuto per agganciare gli ottavi».
La convinzione
«Un pareggio non ci farebbe contenti», ha ammonito Petkovic. «La prima partita è sempre la più difficile, perché non si sa bene a che punto è la squadra. Abbiamo iniziato bene e vogliamo continuare lungo questa strada».
La partita
«Sarà un incontro molto fisico, dobbiamo correre più dei nostri avversari e restare fedeli alla nostra filosofia di gioco, mettendola sul piano del ritmo».
Scarsa efficacia
Discutibile l’efficacia del pacchetto offensivo rossocrociato: solo l’11 per cento delle azioni d’attacco dei rossocrociati è andato a buon fine. Un dato specchio delle difficoltà accusate da Haris Seferovic, Steven Zuber, Blerim Dzemaili e Xherdan Shaqiri nei rispettivi club, per i quali in campionato hanno complessivamente realizzato 17 reti.
Serbia più cinica
La percentuale sale al 63% quando si analizzano le statistiche della Serbia, il cui quartetto offensivo è decisamente più incisivo: Sergej Milinkovic-Savic (Lazio), Aleksandar Mitrovic (Fulham), Adem Ljajic (Torino) e Dusan Tadic (Southampton) hanno avuto un certo peso in Italia e in Premier. Non a caso, il faro della Lazio è finito sul taccuino di Real Madrid e Juventus.