laRegione

Federer ai quarti con le unghie Ora sulla sua strada c’è Ebden

-

Non l’aveva mai battuto, Roger Federer. E c’è mancato davvero poco che, dopo cinque sconfitte in altrettant­i scontri diretti, Benoît Paire riuscisse infine a battere il Maestro sul serio. Nientemeno che sull’erba, poi. Quella di Halle, oltretutto, dove Federer deve per forza vincere, se lunedì mattina vuol cominciare la sua 311esima settimana sul trono del tennis mondiale. Eppure, prima di riuscire a lanciare il suo urlo liberatori­o, il più bravo di tutti deve aspettare addirittur­a il tiebreak del terzo set. Dopo aver persino dovuto concedere due break nel solo secondo set – cosa più unica che rara, per lui – all’atipico tennista francese, che ha eletto Ginevra a sua città d’adozione. E che nonostante una lunghissim­a serie di errori col diritto costringe il renano a dover tirar fuori le unghie. Ma anche così, Federer stavolta non fa paura. Troppi alti e bassi, troppe incertezze in un pomeriggio che a un certo punto diventa addirittur­a drammatico. E succede quando il ventinoven­ne di Avignone con la barba da Hipster riesce a vincere nientemeno che quattro punti filati, lasciando Federer sul posto, a meno due (3-5). Una specie di prova generale prima del match point con cui Paire, il quarantott­esimo dell’Atp, può riscrivere la sua storia. Invece, proprio sul più bello, il francese torna a essere inconclude­nte, e il Roger nazionale si rimette in piedi: si finisce sul 6-3 3-6 7-6 (9/7) dopo un’ora e 58 minuti di gioco. Ora sulla strada di Federer si para il sorprenden­te Matthew Ebden, trentenne australian­o che – curiosamen­te – il trentaseie­nne renano in vita sua non ha mai affrontato. E che ieri, clamorosam­ente, ha buttato fuori il tedesco Kohlschrei­ber, testa di serie numero 6 (4-6 6-1-6-2).

 ?? KEYSTONE ?? L’urlo liberatori­o, a conclusion­e di un pomeriggio davvero bestiale
KEYSTONE L’urlo liberatori­o, a conclusion­e di un pomeriggio davvero bestiale

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland